Berlusconi e Renzi, l’incontro è deciso. Il Cav andrà nella sede nazionale del Pd
Si vedranno nelle prossime ore e, salvo colpi di scena, il faccia a faccia si svolgerà nella sede nazionale del Partito Democratico. L’atteso incontro tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi resta in programma nonostante abbia scatenato il cataclisma all’interno del Pd e rischi di minare la stabilità della maggioranza di governo. Berlusconi aveva fatto sapere già da diverso tempo al leader Democratico tramite i suoi ambasciatori, Verdini in testa, la disponibilità a un faccia a faccia anche nel quartier generale dei Dem: “Sono andato nella sezione storica del Pci a via dei Giubbonari – ha ripetuto più volte in questi giorni ai suoi – figuratevi se non vado nella sede nazionale del Pd”.
Che il Cavaliere guardi con simpatia al sindaco fiorentino non è un mistero per nessuno. Quello che ha colpito molto il Cavaliere – spiegano negli ambienti di FI – è che per la prima volta un segretario del Pd, soprattutto di una generazione lontana dalla sua, lo riconosca ufficialmente come il leader del centrodestra, l’unico che ha i voti. Certo, al di là che l’incontro si concluda o meno con un accordo, il faccia a faccia del Cavaliere con il segretario del Pd rientra in una strategia ben precisa: dopo il voto sulla decadenza, il colloquio rilegittima il capo di Forza Italia. Berlusconi poi è pronto a chiudere un accordo sul sistema di voto messo a punto da Denis Verdini e Roberto D’Alimonte e rilancia anche sulla possibilità di andare alle urne a maggio insieme con le europee: Renzi – spiega – deve capire che questo governo rischia di logorarlo. Deve cogliere l’occasione ed andare al voto. Una strada che non è esente da rischi perché rischia di spaccare il Partito Democratico con la sinistra dem pronta ad abbandonare il partito di fronte ad un’intesa con Forza Italia.