Varsavia, liberati i primi quattro tifosi laziali. E gli hooligans olandesi? Per ora restano dentro…
«Sono usciti i primi quattro tifosi italiani in Polonia». Lo ha detto il ministro degli Esteri Emma Bonino alle commissioni Esteri riunite di Camera e Senato parlando dei tifosi laziali detenuti a Varsavia. Si tratta dei primi quattro dei 22 ancora in carcere nella capitale polacca dopo gli incidenti del 28 novembre scorso.
Stamattina il giudice polacco ha accolto il patteggiamento dei primi quattro dei 12 (domani sarà la volta di altri 4, martedì prossimo degli ultimi 4) che sono ancora in attesa di giudizio. Dopo aver recuperato i loro effetti personali, i 4 potranno finalmente lasciare il carcere varsaviano di Bialoleka. Stessa procedura toccherà verosimilmente ad altri 8 (due anni con la condizionale, tre anni di Daspo europeo e 500 euro di multa), mentre i 10 già condannati invece tenteranno di avere gli arresti domiciliari a Varsavia la prossima settimana. Intanto si apprende che tre tifosi dell’Ajax sono stati arrestati dalla Digos della Questura di Milano per i tafferugli avvenuti ieri in piazzale Loreto durante una protesta del cosiddetto movimento dei forconi. I tre sono stati riconosciuti grazie a dei video e attesi al pullman che li aveva trasportati al termine della partita Milan-Ajax. Sono accusati di rissa e lesioni anche in considerazione del fatto che uno dei manifestanti che aveva subito un’aggressione ha riportato una frattura con una prognosi di 30 giorni. Secondo quanto riferito in Questura, i tre sono stati arrestati in piazzale Axum, di fronte allo stadio Meazza, al termine di un lungo controllo operato nei confronti dei passeggeri del pullman di tifosi che mercoledì pomeriggio era stato al centro dei tafferugli di piazzale Loreto. Gli agenti della Digos e altri in tenuta antisommossa hanno atteso che i tifosi rientrassero dalla partita Milan-Ajax e li hanno tutti identificati. Gli investigatori però erano già in possesso delle immagini degli incidenti in piazzale Loreto e avevano già individuato alcuni dei responsabili che sono stati riconosciuti durante il controllo e arrestati. Si tratta di tre olandesi di 20, 21 e 43 anni che sono accusati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni e che sono stati arrestati utilizzando procedure di «arresto in flagranza differita» che la normativa permette di utilizzare in caso di incidenti con coinvolti tifoserie o manifestazioni sportive.