Usa, gli sceriffi si rivoltano contro Obama: avere un’arma è un diritto costituzionale

16 Dic 2013 21:13 - di Giovanni Trotta

Nuove difficoltà per il presidente Barack Obama, stretto tra la necessità di limitare la vendita libera delle armi negli Usa e l’ostilità della maggioranza della popolazione americana che invece la considera un suo diritto costituzionale. Nel primo anniversario della strage nella scuola elementare di Newtown, una delle tante, e non la più grave avvenute negli States, il presidente Obama ha affermato ancora una volta che è necessario «fare di più per evitare che armi arrivino con tanta facilità nelle mani di persone pericolose», ma decine di sceriffi, soprattutto in Colorado ma anche in altri Stati, si rifiutano di applicare le leggi e i provvedimenti che impongono maggiori controlli sulla vendita e il possesso di armi da fuoco. Alcuni di loro affermano che si tratta di leggi troppo vaghe, che violano i diritti previsti nel Secondo Emendamento, altri che si tratta di provvedimenti che hanno «una priorità molto bassa», o che è una questione che riguarda «lo stile di vita» degli americani, come denuncia il New York Times. In particolare, solo sette dei 62 sceriffi del Colorado si sono rifiutati lo scorso maggio di firmare una petizione che contesta la costituzionalità dei nuovi provvedimenti adottati dallo Stato, che impongono tra l’altro controlli nella vendita di armi tra privati e vietano i caricatori con più di 15 colpi. In California, una delegazione di sceriffi si è incontrata in autunno col governatore Jerry Brown per convincerlo a porre il veto a una legge più severa, che include anche il divieto di acquisto di fucili semiautomatici, come quello usato a Newtown, dove uno squilibrato ha ucciso 20 bambini e sei adulti e si è poi suicidato, come spesso capita agli autori di queste stragi. E ancora, in Florida, una giuria ha dato ragione ad uno sceriffo che era stato sospeso dopo che aveva rilasciato un uomo arrestato dal suo vice perché aveva un’arma da fuoco nascosta. Lo sceriffo, che è stato prontamente reinsediato nel suo incarico, aveva sostenuto che in base al Secondo Emendamento l’uomo arrestato aveva diritto di avere un’arma. Nello Stato di New York, due sceriffi si sono pubblicamente rifiutati di applicare le nuove severe leggi firmate a gennaio dal governatore Andrew Cuomo, che ha definito l’iniziativa «un pericoloso e spaventoso precedente». Ma le nuove norme, se applicate potrebbero invece funzionare. In Colorado, al contrario degli sceriffi, il Bureau of Investigation dello Stato ha compiuto 3.445 controlli sulla vendita tra privati e ha vietato a 70 persone di comprare armi. Si tratta di numeri che «mostrano che la legge funziona», almeno secondo un portavoce del governatore democratico John Hickenlooper.

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