Lazio, la Regione targata Pd balbetta e in cinque ospedali vengono “colpiti” i malati di dialisi

19 Dic 2013 20:25 - di Antonio La Caria

Il governatore Zingaretti va cercato a Chi l’ha visto?, quando vengono fuori problemi gravi non se ne trova traccia. E nel contempo parla ai cronisti con toni trionfalistici sul suo operato. Ma stavolta è difficile dribblare perché l’accusa è forte: «Forlanini, Tor Vergata, Fatebenefratelli, San Giovanni e, da ultimo il Santo Spirito. Cinque strutture nella capitale hanno sospeso il turno di notte per la dialisi, fondamentale per moltissimi pazienti che lavorano e in altri orari avrebbero difficoltà a curarsi – ha detto il presidente di Assotutela, Michel Emi Maritato – ancora una volta si gioca con il diritto alla salute dei cittadini, ancora una volta la Regione Lazio è assente su un problema di vitale importanza». La situazione è a livelli di allarme rosso. E immediate sono le reazioni politiche. «Zingaretti – ha detto il capogruppo di Forza Italia della Regione Lazio, Luca Gramazio – non continui a rimandare. Mentre tergiversa, mentre si ostina a non voler dare senso alle sue idee sulla sanità, l’elenco delle criticità si allunga. Leggere però che la sua inerzia blocca il turno notturno di dialisi in cinque strutture del Lazio, così come denunciato da Assotutela, è una vergogna. Zingaretti risponda immediatamente di un disagio pesantissimo che ha forti ripercussioni sulla vita di migliaia di malati renali. Non è più accettabile questo atteggiamento di chi si limita a navigare a vista». E Zingaretti? Pensa ancora una volta a farsi un po’ di pubblicità stile Carosello: «Abbiamo compiuto un importante passo in avanti recuperando importanti risorse economiche rispetto a quanto ci era stato prospettato dal governo nella ripartizione del Fondo sanitario nazionale». Per adesso, però, l’unico dato certo è lo stop alle dialisi notturne.

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