Da Margherita Hack a Joan Baez: a Lavagna hanno trasformato il presepe in un circo no-global

5 Dic 2013 20:33 - di Guido Liberati

Dimenticatevi il presepe come simbolo della cristianità: roba superata. Adesso il simbolo della Natività di Gesù è diventato un Pantheon pagano, una passerella dove inserire alla rinfusa personalità che con la religione non hanno niente a che vedere, ma che appagano gli adoratori del “politicamente corretto”. Accade a Lavagna, dove il tradizionale “presepe del Bronzin” si è trasformato in una bizzarra collezione di figurine del relativismo culturale. Non a caso il ricavato delle offerte sarà devoluto metà ai bambini dell’Ospital San Carlos del Chiapas (paradiso in terra della sinistra no-global) e metà alla comunità di San Benedetto al Porto di Don Gallo (l’unico prete amato dalla sinistra arcobaleno). Via i pastori, gli angeli e i personaggi di rito: in questo presepe c’è spazio solo per personalità perfette per la festa del primo maggio o, ancora meglio, per le piazze dell’8 marzo. Personaggi che con il messaggio della nascita di Gesù non hanno mai avuto nulla a che vedere. L’allestimento, nel giardino della Torre del Borgo, che sarà aperto domenica 8 dicembre vedrà rappresentate una dozzina di personalità, tutte femminili. Con il piccolo particolare che, almeno la metà di loro, è atea.

Dalla cantante simbolo della contestazione, Joan Baez alla prima presidente della Camera comunista, Nilde Jotti. Dalla madrina delle proteste no-global, Rigoberta Menchù, all’astrofisica Margherita Hack, paladina dell’ateismo militante. Nel calderone trovano spazio anche Rosa Louise Parks, la donna nera simbolo della ribellione contro il razzismo in America, che pochi giorni fa è stata citata da Gianni Cuperlo come figura da inserire nel Pantheon ideale del Partito democratico assieme a Enrico Berlinguer. Non è mancata la quota per una buddista: la dissidente birmana Aung San Suu Kyi. E quella per una induista: la storica leader indiana Indira Gandhi. Una insalata mista che include Pippa Bacca – l’artista che viaggiava in autostop vestita da sposa nel nome della pace e che fu uccisa da un camionista turco – e l’attrice Anna Magnani. Nella bizzarra dozzina, compaiono pure Madre Teresa di Calcutta e Maria Montessori. Due donne cattoliche. Non saranno troppe?

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