“Bocca di rosa” è qui: blitz antiprostituzione nei vicoli cantati da De Andrè
Bocca di Rosa abita qui, in quei vicoli genovesi cantati da De André. E proprio qui, tra negozi multietnici con le serrande abbassate, il profumo intenso della curcuma e del cumino, i carabinieri della Maddalena hanno compiuto un blitz che ha portato in carcere quattro persone per il reato di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione. Reato che, secondo l’accusa, si è concretizzato attraverso la concessione in affitto di alcuni alloggi trasformati in case di piacere. Se non fosse che sono i vicoli di Genova a essere stati interessati dalla retata, sarebbe una storia come un’altra. Ma qui la prostituzione di ragazze sudamericane che “pagavano” i loro sfruttatori sotto forma di “affitto” per una stanza senza suppellettili se non un letto e poco più ha tutto un altro senso. In carcere sono finiti in quattro: un campano e un siciliano che gestivano gli otto appartamenti, che reclutavano ragazze straniere e che controllavano le tante Bocca di rosa arruolate, ma anche una venezuelana che teneva la contabilità dei cosiddetti ‘affitti’ e una dominicana che prestava il suo appartamento alle ragazze. Due i denunciati, un uomo e una donna entrambi dominicani. L’indagine, che è durata oltre un anno, è stata portata a termine dai carabinieri della Maddalena in collaborazione con i colleghi di Portoria. Un blitz alle prime luci dell’alba maturato in un anno e forse più ovvero da quando, a seguito di una perquisizione domiciliare, scoprirono che una giovane colombiana che diceva di essere una prostituta “viveva” in una stanza senza cucina né suppellettili e che a quell’indirizzo si ritrovavano a “vivere” altre ragazze come lei. Le ragazze ammettevano tutte di esser prostitute e di pagare 250 euro di affitto. Una cifra sproporzionata per una stanza con un letto e un bagno piccolo così. Le intercettazioni telefoniche sui numeri delle persone che riscuotevano gli affitti hanno portato a scoprire un importante giro di prostituzione straniera nei vicoli della Maddalena. Intercettazioni che hanno portato a scoprire otto appartamenti, tutti utilizzati come case chiuse, che venivano gestiti da due delle persone arrestate nelle zone che De André raccontò nella celebre Via del campo.