Bergoglio tra i piccoli malati del Bambino Gesù: è il quinto papa a visitare l’ospedale pediatrico
«Sono qui per i malati». Lo ha detto papa Francesco, secondo quanto riferiscono membri dello staff medico dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù, volendo entrare da solo nel reparto Dea (pronto soccorso), dove nell'”area rossa” sono ricoverati sei bambini in gravi condizioni, e nel reparto di terapia intensiva. Il seguito papale, i cameramen e i fotografi si sono fermati alla soglia dei reparti e il Papa ha voluto dedicarsi da solo alla visita ai piccoli pazienti, ai quali ha dispensato baci, carezze e gesti di tenerezza. Nei due reparti Bergoglio si è intrattenuto per circa venti minuti. Successivamente il pontefice si è diretto a piedi verso la cappella dell’ospedale, salutando lungo la strada il personale e le famiglie dietro le transenne. Alla fine del viale ha benedetto la nuova ambulanza di rianimazione pediatrica. Due bambini hanno quindi accolto il Papa conducendolo nella cappella. Qui il Pontefice ha trovato ad accoglierlo nei primi banchi 30 pazienti di oncoematologia con le loro famiglie e gli è stata consegnata una cesta dei fogli con “i sogni e le preghiere” dei piccoli pazienti dell’ospedale, raccolti in questi giorni di attesa della visita. Al termine, la risposta del Papa ai bambini e la sua benedizione.
Papa Francesco è il quinto Pontefice che si reca in visita all’ospedale pediatrico Bambino Gesù, donato nel 1924 alla Santa sede dalla famiglia Salviati e in virtù di questo legame conosciuto dalla famiglie romane come “l’ospedale del Papa”. Con la visita di questo pomeriggio, Bergoglio rinnova una tradizione cara ai suoi predecessori. Era il giorno di Natale del 1958, infatti, quando Giovanni XXIII andò per la prima volta al Bambino Gesù. Il “Papa buono” tornò quindi a fare visita ai piccoli ricoverati quattro anni più tardi, nel Natale del 1962. Il primo gennaio 1968 fu la volta di Paolo VI, e il 7 gennaio 1979 di Giovanni Paolo II. Il 30 settembre del 2005 fu papa Benedetto XVI a far visita all’ospedale pediatrico per «testimoniare l’amore di Gesù per i bambini».