Avviata la causa di beatificazione per don Oreste Benzi, il prete di strada “dalla tonaca lisa”

13 Nov 2013 11:47 - di Redazione

«Mi chiedono: cosa ne pensi tu delle prostitute. Io rispondo: nessuna donna nasce prostituta, ma c’è sempre qualcuno che la fa diventare o qualche situazione che la induce. Diceva bene Martin Luther King: “Io non ho paura della cattiveria dei malvagi. Io ho paura del silenzio degli onesti”. La donna è sempre vittima, sempre». Sono parole di don Oreste Benzi, morto il 2 novembre 2007 e per cui è stato avviato in questi giorni l’iter per la Causa di beatificazione. Conosciuto come il “prete dalla tonaca lisa”, don Benzi era nato nel 1925 vicino Rimini, da una famiglia di operai, settimo di nove figli. La Comunità Papa Giovanni XXIII da lui fondata, conta oggi centinaia di case in tutto il mondo per il recupero e l’accoglienza di giovani abbandonati, tossicodipendenti, alcolisti, donne costrette alla prostituzione. Per questa battaglia in particolare, don Benzi era diventato famoso in tutto il mondo. Nel 2003 fece scalpore l’udienza in Vaticano da Giovanni Paolo II nella quale don Benzi accompagò una prostituta africana, malata di Aids.   Il 24 ottobre la postulatrice Elisabetta Casadei, ha consegnato al vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi, la richiesta formale di aprire la causa, dopo un anno di ricerche circa la “fama di santità” di don Benzi. Oltre ad un elenco provvisorio di circa cento testimoni che potranno essere chiamati a deporre al processo, sono stati consegnati tutti gli scritti pubblicati da don Benzi: 26 libri, 146 volumi del bimestrale Pane Quotidiano, migliaia di articoli pubblicati su riviste e decine di video e audio in radio e Tv. Al vescovo sono inoltre giunte ormai un centinaio di lettere che sollecitano l’apertura della causa da parte di prelati italiani e stranieri. «Monsignor Lambiasi ha immediatamente predisposto la richiesta di nulla osta alla Congregazione delle Cause dei Santi per avviare la causa – ha detto la postulatrice – Se tutto va bene tra alcuni mesi don Oreste sarà già servo di Dio».

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