Approvato all’unanimità il documento che trasforma il Pdl in FI. Berlusconi legge la “carta dei valori”
Tutti in piedi al palazzo dei congressi dell’Eur mentre Renato Brunetta legge l’ordine del giorno già approvato dall’ufficio di presidenza del 25 ottobre che sancisce la fine del Pdl e il passaggio a Forza Italia sotto la guida del presidente Silvio Berlusconi. Poi, le note dell’inno di Forza Italia. Quindi Renato Brunetta ha chiesto il voto sul documento: nessuno si è astenuto, nessuno ha votato contro. Tutti favorevoli, con i cartellini alzati. Anche Silvio Berlusconi, sul palco, ha alzato il suo cartellino. Brunetta ha chiuso le votazioni: “Il documento viene dichiarato approvato all’unanimità. Viva Forza Italia”.
Prima di leggere il documento Brunetta aveva sottolineato che gli aventi diritto a partecipare erano 870, 613 i presenti. Dunque mancava all’appello il 25 per cento dei membri del consiglio nazionale. Berlusconi ha ringraziato tutti e ha letto ai presenti quanto aveva dichiarato nel 1994 fondando Forza Italia. “Noi crediamo nella libertà in tutte le sue forme, molteplici e vitali, la libertà di pensiero, opinione, espressione, nella libertà di culto e di associazione, crediamo nella libertà d’impresa e di mercato regolata da norme certe e uguali per tutti ma la libertà non è graziosamente concessa dallo Stato perché è ad esso anteriore, è un diritto naturale che ci appartiene in quanto esseri umani che fondano lo Stato che ha come principale funzione quella di garantire una piena e completa libertà a tutti. Noi crediamo che lo Stato debba essere al servizio del cittadino, crediamo che lo Stato debba essere il servitore del cittadino. Il cittadino deve essere sovrano. Crediamo nell’individuo e riteniamo che ciascuno debba avere il diritto di realizzare se stesso e aspirare al benessere e alla felicità. Per questo crediamo nella famiglia, nucleo fondamentale della nostra società e crediamo nell’impresa cui è demandato il grande valore sociale della creazione sociale di lavoro, benessere e ricchezza. Noi crediamo nei valori della nostra cultura nazionale e della nostra tradizione cristiana, nei valori irrinunciabili della vita, del bene comune, della libertà di educazione. Crediamo nel valore della pace, della solidarietà, della giustizia e della tolleranza verso tutti a cominciare dagli avversari. Noi crediamo nel rispetto e nell’amore verso chi è più debole, noi vogliamo vivere in un paese moderno dove siano sentiti e condivisi la generosità, l’altruismo, la dedizione, la passione per il proprio lavoro e crediamo negli effetti positivi della competizione e del progresso. Ispirandoci a questi valori noi vogliamo un’Italia di donne e di uomini liberi, che non conoscano l’invidia sociale e l’odio di classe”.