Sì alla manovrina da 1,6 miliardi. Salta l’aumento della benzina ma mancano i soldi per la Cig
Arriva la ‘manovrina’ per riportare il deficit sotto il 3% (è al 3,1% per il governo e al 2,2 per l’Fmi). L’impatto sui conti è di 1,6 miliardi. Saltato il rincaro sulla benzina, maggiori risorse arriveranno dalle altre misure previste. «La copertura di questo importo – ha spiegato in conferenza stampa il ministro dell’Economia Saccomanni – avverrà con due modalità: la vendita di immobili di proprietà del Demanio per 500 mln e la riduzione delle spese dei ministeri e dei trasferimenti degli enti locali per 1,1 mld». Nella manovra – ha spiegato ancora Saccomanni – non ci sono fondi per il rinnovo della Cig. Nell’appuntamento dell’approvazione della legge stabilità ”c’è la possibilità di fare un dl parallelo in cui possono essere affrontate questioni aperte”. Il consiglio dei ministri non ha affrontato né la questione Alitalia né il tema della “golden power” su Telecom. Sempre nella conferenza stampa che ha seguito il cdm, Saccomanni ha detto anche che ”l’obiettivo di dare un significativo segnale sul cuneo fiscale e sulla disponibilità nelle buste paga è senz’altro valido e condiviso da tutti”. Il governo ora, ha concluso, è nella “pienezza dei suoi poteri” e dunque dinanzi agli osservatori economici, a cominciare dall’assemblea del Fmi di domani, l’Italia può annunciare di essere in grado di gestire le sfide economiche per un periodo congruo garantito dalla ritrovata stabilità.