Le ragazze di Miss Italia contro la Boldrini e la presidente della Rai: «Né nude né mute»

15 Ott 2013 14:38 - di Redazione

Si sono presentate tutte e 186 con la maglietta con la scritta “Né nude né mute”, frase già lanciata dalle concorrenti del Trentino Alto Adige in risposta a Laura Boldrini e alla polemica innescata dalla presidente della Camera contro i concorsi di belellezza. E’ cominciata con una polemica incendiaria Miss Italia 2013, presentata a Jesolo dal sindaco Valerio Zoggia e da Patrizia Mirigliani. Oggi sono partite le prefinali nazionali. «Il sindaco ha fatto un grande atto, un atto d’amore – ha detto la Mirigliani – ha voluto Miss Italia quando ancora non avevamo chiuso accordi con nessuna “casa televisiva”. Siamo ad Ottobre, abbiamo avuto numerose difficoltà ma ci tengo a dire che questa edizione entrerà nella storia del Concorso perché ci permette di metterci in gioco e di fare nuove scommesse». La patron della manifestazione ha annunciato che questa edizione rispecchierà «come non mai la crisi attraversata dal Paese, per i disagi incontrati dagli imprenditori che vogliono investire in questo momento. Noi siamo qui grazie alle aziende sponsor del concorso, che sono la benzina senza la quale non potremmo sostenere il nostro progetto. Il loro ruolo è fondamentale. Ringrazio in modo particolare La7 che ha creduto in noi e trasmetterà un’edizione all’insegna del divertimento, dello svago senza tralasciare l’aspetto culturale del concorso». Aspetto che vuole essere una risposta alla Boldrini, che a settembre aveva detto riguardo al ruolo delle donne nella televisione italiana: «Solo il 2% in tv esprime pareri, parla. Il resto è muto, a volte svestito». E alla presidente della Camera ha ribadito: «Le protagoniste sono cinquemila ragazze che liberamente si sono iscritte e che partecipano – né nude né mute – per conquistare quella visibilità che nessun altro evento mette loro a disposizione in maniera così seria e pulita». Poi una frecciata al curaro non solo contro la Boldrini, ma indirettamente anche contro la presidente della Rai, Annamaria Tarantola, che ha rifiutato la messa in onda di Miss Italia: «Noi donne abbiamo subito un’ingiustizia da parte di altre donne. Ma abbiamo saputo reagire e ora andiamo avanti».

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