La Camusso fa da megafono alla Kyenge: via il reato di clandestinità, sì allo ius soli

23 Ott 2013 17:38 - di Francesco Signoretta

Parla in nome e per conto del Pd, Susanna Camusso, come hanno sempre fatto i leader della Cgil che poi – non a caso – sono stati premiati con un bel seggio in Parlamento o con una altrettanto bella poltrona di sindaco. È la famosa storia della cinghia di trasmissione, tutta a beneficio del partito, che a sinistra pronunciano con un sospiro e scrivono con la lettera maiuscola. La missione è dire esplicitamente, magari urlando, quel che gli esponenti democratici sono costretti a dire a bassa voce per non rompere gli equilibri politici. Un po’ come accade con la Kyenge che, a differenza degli altri ministri, ha il permesso di annunciare a mari e monti quel che le passa per la testa senza il rischio di provocare crisi di governo. Paradosso dei paradossi è che ora la Camusso fa da megafono alla Kyenge, intervenendo su un argomento (l’immigrazione) che in linea teorica non dovrebbe essere la priorità del sindacato rosso, vista la crisi, le aziende che falliscono e i licenziamenti che piovono da tutte le parti. E invece no, «il Partito» (sempre scritto con la “p” maiuscola) vuole un’accelerazione e lei si mette a disposizione: «Abbiamo bisogno dello ius soli, di una modifica della legge Bossi-Fini e di cancellare il reato di clandestinità». In sostanza è il riassunto degli obiettivi del Pd e soprattutto è la linea di pensiero della Kyenge. Secondo la leader della Cgil – non si sa a che titolo parli – la cittadinanza e la cancellazione del reato di clandestinità risolverebbero i problemi dell’immigrazione, una sorta di beffa incredibile visto ciò che sta accadendo anche in questi giorni dove alle tragedie umane si sommano le violenze senza un perché. Nessun controllo, quindi, porte spalancate a chiunque e chissenefrega se poi nascono problemi di ordine pubblico e se gli immigrati non trovano un lavoro e finiscono nella rete della criminalità o nella prostituzione, se si ritrovano a dormire in discariche a cielo aperto (come accaduto in Campania) o se si rifiutano di dare persino le impronte digitali. Il Pd ha l’esigenza di dire qualcosa di sinistra? La parola va alla Camusso. E di riflesso alla Kyenge.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *