In Francia campagna choc contro la prostituzione: la preside consiglia alla liceale di fare la escort
In un liceo francese una preside convoca i genitori di una studentessa per discutere del futuro professionale di quest’ultima e le consiglia di diventare una una squillo: è il video shock di una campagna contro la prostituzione promossa da diverse associazioni giovanili di Francia con lo slogan «La prostituzione è violenza, va abolita». Nel film il «lavoro del sesso» viene descritto, in modo provocatorio, come «un mestiere di servizio, di contatto», «che non conosce la crisi», «una vera opportunità da non perdere» e «la garanzia di un lavoro sicuro» con una «forte domanda». «Il video (visibile sul sito www.lesjeunespourlabolition.fr) – spiegano le otto associazioni di giovani tra cui i movimenti femministi come Osez le feminisme e Les effrontees, i movimenti di studenti (Unef e Unl) e i movimenti politici (Movimento dei giovani comunisti francesi, Movimento dei giovani socialisti francesi e Unione degli studenti comunisti) – mostra una visione della prostituzione come violenza subita, degradante e maschilista. Si vuole dimostrare la violenza della prostituzione e i pericoli che rappresenta considerarla come un mestiere come un altro». In Francia, le stime su quante persone esercitano la prostituzione oscillano tra le ventimila e le quarantamila unità. Di queste, solo due su dieci sarebbero di cittadinanza francese. Il resto proviene da Paesi dell’Est Europa e dall’Africa. Come in Italia, anche in Francia, prostituirsi non è punito dalla legge. Vengono punite, grazie a una legge entrata in vigore nel 2003, le prostitute che “con qualsiasi mezzo” anche con un “atteggiamento passivo” attirano i clienti. Le sanzioni vanno da una multa a due mesi di reclusione.