Crimi sotto inchiesta in Senato, i deputati grillini citati per danni: M5S in Parlamento combina solo guai
Prima la richiesta di risarcimento avanzata dalla presidente della Camera Boldrini ai grillini che hanno okkupato la terrazza di Montecitorio. Ora l’«inchiesta» che il Senato si avvia a svolgere per le ingiuriose frasi all’indirizzo di Berlusconi postate da Vito Crimi su Facebook.
Ecco come si esprime il «senso delle istituzioni» dei parlamentari grillini. «È iniziata un’istruttoria che cercherà di chiarire come si sono svolti i fatti, dopo di che si convocherà il consiglio di presidenza» : così il presidente del Senato Piero Grasso risponde a chi gli chiede se ci saranno conseguenze per l’atteggiamento tenuto dal senatore pentastellato durante la seduta della Giunta per le Immunità. Ecco cosa recita il regolamento del Senato in questi casi: per fatti «di particolare gravità che si svolgano nel recinto del palazzo del Senato, ma fuori dell’Aula, il Presidente può ugualmente investire del caso il Consiglio di Presidenza il quale, sentiti i Senatori interessati, può deliberare le sanzioni» già previste per l’Aula. Le deliberazioni adottate dal Consiglio di Presidenza, si legge sempre nel regolamento di Palazzo Madama, «sono comunicate all’Assemblea e in nessun caso possono essere oggetto di discussione».
Più passano i mesi, più parlamentari grillini danno l’idea di una banda di scolaretti che pensano di fare i “discoli” per mettersi in evidenza. Ma non c’è nulla da sorridere.Perché poi i guai si ripercuotono su tutta la collettività. E il disprezzo per le istituzioni di una consistente fetta di parlamentari alla fine lo paghiamo tutti. Speriamo almeno che questa volta Vito Crimi abbia almeno il buon gusto di non gridare alla “repressione del dissenso”-