Un piano contro le nuove droghe: in quattro anni scoperte 280 smart drugs
Dal 2009 il Sistema nazionale di allerta precoce per le droghe del Dipartimento per le politiche antidroga ha scoperto circa 280 nuove sostanze. Il dato è stato riferito a Palazzo Chigi in occasione del nuovo Piano nazionale contro queste sostanze. Il mercato delle “smart drugs” – le sostanze “furbe” che si nascondono dietro pasticche dall’apparenza spesso innocua – utilizza principalmente internet per la pubblicizzazione delle offerte di nuove sostanze psicoattive, per la raccolta degli ordinativi e dei pagamenti mediante credito elettronico e approfitta dei normali corrieri postali per il loro invio a domicilio. Il nuovo mercato delle nuove sostanze psicottive va di pari passo con quello dei farmaci contraffatti o di vendita illegale che ormai popolano la rete Internet con offerte altrettanto pericolose per la salute pubblica. In Italia, il Sistema nazionale di allerta precoce ha rilevato anche circa settanta casi di intossicazione acuta che hanno avuto bisogno di cure intensive presso i pronto soccorso, ma si tratta solo della punta dell’iceberg, in quanto la grande maggioranza dei casi non è neppure individuata. Il piano per fermare le smart drugs è stato illustrato dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin assieme a Giovanni Serpelloni, capo del Dpa e ha avuto il patrocinio delle Nazioni Unite e di dieci società scientifiche. Sarà presentato in maniera itinerante in dieci città italiane, a cominciare dalla prima tappa di martedì 24 settembre con il primo corso di aggiornamento tecnico scientifico, che si svolgerà presso l’Università cattolica di Roma e che proseguirà presso altrettanti centri collaborativi del Sistema nazionale di allerta precoce. Gli incontri riguarderanno gli operatori dei servizi per le tossicodipendenze, il personale di laboratorio, quello delle unità di emergenza-urgenza, fino al personale delle forze dell’ordine e a quello della magistratura. Scopo dell’iniziativa è quello di far conoscere e diffondere le nuove strategie nazionali per affrontare il fenomeno. La scorsa settimana la Commissione europea ha sollecitato i paesi membri a coordinare la lotta contro queste sostanze psicoattive. Il dipartimento e il ministero della Salute hanno recepito questa decisione e indicazione della Commissione europea, contro il fenomeno che sta assumendo delle dimensioni preoccupanti, proprio in considerazione delle sempre più frequenti segnalazioni di nuove sostanze.