Rifiuti a Roma, Gramazio e Angelilli all’attacco: “Zingaretti? Un dilettante allo sbaraglio”
Luca Zingaretti? Un dilettante. A Roma sta gestendo la questione rifiuti senza tenere conto dei suggerimenti che arrivano dal territorio e senza dare le necessarie informazioni alla popolazione interessata dal nuovo sito di Falcognana. «Ancora attendiamo risposte – fa sapere il capogruppo Pdl alla Regione Lazio, Luca Gramazio – ai quesiti che abbiamo formulato nelle scorse settimane. Quale sarà il costo per ogni tonnellata di rifiuti conferita? Dove finirà la parte eccedente le 300 tonnellate quotidiane previste per il sito di Falcognana? Quando sarà operativo il trasferimento rifiuti bandito dall’Ama? Dove verrà portata la spazzatura nel frattempo? L’assegnazione diretta della gestione rifiuti è una procedura opportuna, oppure sarebbe il caso di rivederla? E che fine faranno i rifiuti trattati dai Tmb 1 e 2 di Malagrotta? Tutte domande che finora sono rimaste senza risposta e che certificano l’inadeguatezza di Zingaretti e Civita sulla vicenda. Nulla è stato previsto e affrontato. C’è, ad esempio – aggiunge Gramazio– anche il problema del codice dei rifiuti e c’è il parere vincolante dell’Enac sul sito di Falcognana». Ma la Regione fa orecchie da mercante. Tanto che la vicepresidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli, congiuntamente all’eurodeputato Alfredo Antoniozzi, entrambi del Pdl, si sono visti costretti a interrogare la Commissione Ue sul caso Falcognana per cercare di avere dall’esecutivo comunitario informazioni sull’apertura della nuova discarica e, in particolare, per sapere se le autorità italiane hanno avviato la necessaria procedura di valutazione dell’impatto ambientale. Angelilli e Antoniozzi hanno anche inviato una lettera alla presidente della commissione Petizioni dell’Europarlamento, Erminia Mazzoni (Pdl), per chiedere di convocare urgentemente i comitati dei cittadini a Bruxelles. La logica emergenziale, infatti, rischia di tagliare fuori la popolazione da ogni processo decisionale.