Esplode un silos nel Lametino: muoiono due operai investiti da una fiammata, gravissimo un terzo
Sono stati investiti da una fiammata improvvisa, mentre stavano facendo lavori di saldatura, i due operai morti e quello rimasto ferito in maniera molto grave nell’esplosione avvenuta nel silos di uno stabilimento industriale di San Pietro Lametino, frazione di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro. Sono Daniele Gasbarrone, di Latina, e Alessandro Panella, di Velletri, entrambi di 32 anni, le due vittime; il ferito, in gravi condizioni, è Enrico Amati, di 47 anni, della Val di Chiana in Toscana. Uno dei cadaveri, completamente carbonizzato, era nel cestello di una gru posizionata a fianco del silos e sulla quale lavoravano gli operai. Carabinieri e polizia hanno avviato i rilievi per ricostruire ciò che è successo. Gli investigatori non escludono che si possa essere formata una nuvola di gas derivante dalla lavorazione degli oli. La sede legale della Ilsap Bipro, l’azienda in cui è avvenuto l’incidente, è a Latina, mentre quella operativa è a Lamezia Terme. Le due vittime, secondo quanto si è appreso, lavoravano come saldatori e non è escluso fossero impegnati nella manutenzione della cisterna. Una donna, che ha assistito all’incidente, ha detto di avere sentito uno scoppio e di avere visto una fiammata e qualcosa che volava in aria.
«Ho appreso della gravissima tragedia avvenuta in un’azienda dell’area industriale di Lamezia, due lavoratori morti e uno gravemente ferito, ed esprimo lo sgomento e il profondo cordoglio dell’Amministrazione e della città – ha affermato il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza – Siamo vicini alle famiglie delle vittime e dei feriti. La polizia municipale ed i responsabili di altri settori del Comune sono già sul posto a portare i primi soccorsi ed io mi sono recato personalmente nella zona per rendermi conto della situazione». «Queste sono ore di dolore e angoscia – – ha detto il vescovo di Lamezia, monsignor Luigi Antonio Cantafora – che nessuno vorrebbe vivere. In questo momento penso alle mogli e ai figli che a casa sono venuti a conoscenza di questa tragedia. Sono loro particolarmente vicino. Raccomandiamo al Signore le vittime e i loro familiari mentre unanime si fa l’appello per la sicurezza di chi lavora. Mentre si attende di comprendere le dinamiche di questo incidente, invito tutta la comunità diocesana a stringersi nella preghiera e ad essere solidale con quanti vivono queste ore di dolore».