Delibera choc. Vendola regala soldi a chi vuole cambiare sesso. Il Pdl: ma pensi ai malati veri…

24 Set 2013 10:26 - di Gloria Sabatini

Un regalo in denaro della Regione Puglia per chi decide di cambiare sesso. Non è una boutade ma il contenuto di una  delibera con cui l’illuminata giunta Vendola ha stanziato 170mila euro per le attività di sostegno ai transgender all’interno del Policlinico di Bari. Il tutto mentre gli ospedali pugliesi continuano a essere chiusi uno dopo l’altro e le attese per gli esami cardiaci spesso si allungano al di là delle capacità di sopravvivenza dei pazienti. La decisione ha scatenato una valanga di critiche e polemiche durissime con il Pdl pronto a fare le  barricate. È una scelta ideologica –protestano i consiglieri di centrodestra – che non tiene contro delle vere priorità del sistema sanitario regionale. Al governatore-poeta, leader di Sinistra e Libertà, il capogruppo pidiellino Ignazio Zullo manda a dire che «la Regione deve farsi carico di garantire innanzitutto i livelli essenziali di assistenza piuttosto che fare scelte basate su un substrato ideologico, usando soldi pubblici per la felicità di alcuni e non della collettività, perché un diabetico può essere di destra o di sinistra, ma ha diritto a essere curato». Prima di sostenere il percorso dei transgender, insomma, la giunta  Vendola deve essere in grado di farsi carico anche degli altri bisogni: «ad esempio, abbiamo il problema della dislessia su cui si è abbattuto un taglio di 150mila euro». Contro la delibera arriva il no anche di Antonio Martucci di Moderati e popolari che parla di beffa ai danni dei pugliesi con un stato di salute precario che tutti i giorni devono combattere con la scaristà di strutture e di apparecchiature sanitarie. Tre anni fa il governatore dovette accettare un piano di rientro “lacrime e sangue” per arginare i disastri prodotti dalla dissennata e clientelare gestione della Sanità pugliese, sulla quale continuano a pendere un paio di procedimenti penali. Dall’assessorato al Welfare e dagli Uffici fanno sapere che il provvedimento non sottrae risorse ad altri servizi, «con questa delibera di giunta, andiamo quindi a sostenere un’attività di servizio del Policlinico, per disturbi dell’identità di genere. Un servizio unico nell’Italia meridionale, che da oltre 10 anni svolge assistenza psicologica ai transgender». Insomma chi critica questo prezioso servizio «non riesce a comprendere la sua importanza e suo risvolti per la collettività».

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