Ancora bufera su “Mission”, dove il dramma diventa show: quanto ci costano conduttori e vip?

24 Set 2013 16:37 - di Roberto Mariotti

Ancora bufera sul reality – o presunto tale – televisivo desiderato e poi rinnegato dalla Boldrini. Il presidente dei deputati del Pdl, Renato Brunetta, ha presentato un’interrogazione al presidente della Commissione Vigilanza, Roberto Fico, sul nuovo programma Mission, in onda su Rai1 dal prossimo autunno e nato dalla collaborazione tra la Rai, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) e l’organizzazione non governativa Intersos. L’obiettivo del programma dovrebbe essere quello di raccontare la drammatica esperienza di vita dei rifugiati, in numerosi Paesi africani, e prevede, tra l’altro, la partecipazione di volti noti del mondo dello spettacolo, nella veste di inviati nei campi profughi situati in Sud Sudan, Repubblica Democratica del Congo e Mali. Tra questi Emanuele Filiberto di Savoia, Paola Barale, Michele Cucuzza, Al Bano e Barbara De Rossi. «Risulta quanto mai sconveniente – ha scritto Brunetta nell’interrogazione – la partecipazione all’interno del docu-reality di personaggi del mondo dello spettacolo, che in tal modo pubblicizzano la propria immagine, affiancandola in maniera stridente e inopportuna alle sofferenze dei rifugiati. Molti operatori impegnati nella cooperazione internazionale – ha sottolineato il capogruppo del Pdl alla Camera dei deputati – hanno sollevato forti perplessità circa le caratteristiche del programma e l’opportunità di coinvolgere come protagonisti personaggi del mondo dello spettacolo, perché si renderebbe concreto il rischio di spettacolarizzare il dolore e la sofferenza di migliaia di profughi». Nell’interrogazione si chiede dunque al presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, e al direttore generale Luigi Gubitosi «se non ritengano che la spettacolarizzazione del dramma umano vissuto da migliaia di rifugiati non esuli completamente dalla missione di servizio pubblico che è propria della Rai, se non ritengano opportuno rendere noti tutti i costi della trasmissione Mission e la previsione degli importi dei rimborsi che verranno percepiti dai conduttori e da tutti gli “ospiti vip”, e se non intendano rendere noti i criteri e le motivazioni che hanno determinato la scelta dei personaggi sopra indicati nella veste di inviati del programma».

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