Renzi coltivava la serpe in seno: a Firenze è pronto a sfidarlo il suo ex assessore Fantoni

19 Ago 2013 16:08 - di Redazione

Se Matteo Renzi dovesse davvero correre per un nuovo mandato come sindaco di Firenze si troverebbe di fronte, come concorrente, un suo ex assessore, Claudio Fantoni, che aveva lasciato la giunta del “rottamatore” poco più di un anno fa in polemica con le scelte del sindaco sul versante della gestione economica e finanziaria del comune. Fantoni, secondo quanto riportato oggi dall’edizione fiorentina di Repubblica, sta infatti raccogliendo le firme di sostegno per le primarie che dovranno selezionare il candidato sindaco di centrosinistra. Corista del Maggio Musicale Fiorentino, Fantoni si dimise dall’incarico, al quale lo aveva chiamato Renzi fin dalla formazione della giunta, sostenendo tra l’altro di “aver sempre pensato che chi è chiamato a governare Firenze sia a servizio della città e non che la città, Firenze, sia a servizio e uno strumento utile al perseguimento di ambizioni personali”. Così il 2 giugno 2012 lasciò l’incarico per riprendere il suo lavoro al Maggio, condividendo la sorte dei suoi colleghi in cassa integrazione, quando ancora la situazione della fondazione era complessa ma non così critica come adesso. Con l’associazione “Per Firenze” ha fondato la rivista online, “Firenzedispari”: «Un modo ed un contributo perché si parli dei temi della città. Firenze deve essere la città dei fatti», spiega una nota. Il 24 maggio scorso Fantoni si era dimesso dopo aver spedito a Renzi una lunga lettera alla quale il sindaco non ha mai risposto. Tra i punti critici, le entrate previste per l’Imu contenute nel bilancio diminuite a causa delle scelte del governo, il patto con le banche per pagare i fornitori solo “ipotetico”, le previsioni di incasso dalla vendita dei beni comunali in dubbio, il rischio di non rispettare i vincoli imposti dal patto di stabilità resta quindi concreto.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *