Letta-bis, l’accusa di Miccichè: dal Pd campagna acquisti per un governo di “salvezza nazionale” ma i nomi non li faccio

26 Ago 2013 18:07 - di Redazione

Il Pd non ha interesse a trattare per mantenere in vita le larghe intese perché ha già in mente l’avallo di un Letta-bis attraverso l’appoggio dei pidiellini “dissidenti”. È questa la denuncia di Gianfranco Miccichè, impensierito dallo svolazzare di “colombe” sull’uno e sull’altro fronte. Battiti d’ali che secondo lui sarebbero l’exit strategy cui alcuni democratici stanno lavorando per scongiurare il ricorso alle urne. 

“È in corso – accusa Miccichè – una campagna acquisti del Pd (ma non certo da parte del premier) nel Pdl per un Letta Bis. Alcune colombe del Pd parlano con quelle del Pdl condividendo l’idea che una crisi sarebbe assurda”. E puntualizza: ”Non si tratta di una compravendita basata sui quattrini ma su promesse, come ad esempio un posto da sottosegretario, e che coinvolge quanti temono la crisi perché non vogliono andare a casa e hanno paura di non essere ricandidati”. Sarebbe buona norma, quando ci si avventura in retroscena del genere, fare i nomi, ma Miccichè se ne guarda bene: “So per certo che c’è questa attività di ‘compravendita’ in corso e conosco i nomi ma non li dico neanche di fronte ad un plotone di esecuzione”. Tanto, conclude, l’operazione è destinata al fallimento perché né Sel né il M5S la appoggerebbero. Anche il deputato grillino Giuseppe D’Ambrosio sottolinea che c’è chi si muove in questa direzione: secondo lui è “in arrivo un gruppo misto per un governo di salvezza nazionale”. Di sicuro Scelta civica darà il suo sostegno. Bisognerà però vedere chi, nel Pdl, al di là di veleni e sospetti, sarebbe disponibile a giocare questa partita.

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