Egitto, soggiorni gratis a Sharm per contrastare il crollo del turismo: l’invenzione di un imprenditore che ora scrive alla Bonino

30 Ago 2013 18:14 - di Redazione

Le piramidi sono deserte, Il Cairo non ne parliamo e il dramma della crisi egiziana piega anche le località balneari come Sharm e Hurgada, lontane dai luoghi caldi degli scontri. L’invito a non recarsi in Egitto o a rimanere chiusi nei resort ha provocato la disdetta di tutti i viaggi già organizzati, con un dissesto economico annuciato per un Paese che fa del turismo una risorsa determinante per la sorpavvivenza. In questo contesto sta facendo rumore l’iniziativa in controtendenza del vulcanico imprenditore Ernesto Preatoni, “l’inventore” di Sharm El Sheikh, il pioniere del turismo balneare nel Sinai, che ha lanciato un’iniziativa a dir poco provocatoria: offrire soggiorni gratis ai turisti che entro il 21 settembre prenotano una vacanza di una o più settimane al Coral Bay di Sharm, da cui gli scontri del Cairo e le manifestazioni dei pro Morsi distano circa 500 chilometri. Unico costo, l’esborso per l’acquisto di un volo di linea. Per il resto, servizi in albergo gratis per tutti. Un’idea, spiega, per salvare il turismo in fuga dal Paese in cui si concentrano importanti investimenti italiani. «La situazione – assicura – non è così grave, e nel Sud del Sinai non ci sono mai stati scontri e non si sono mai verificati disordini». I tour operator, aggiunge, (che hanno azzerato i voli charter), «ne hanno approfittato, magari riempiendo voli mezzi vuoti verso altre destinazioni». La forte battuta d’arresto la si è avuta con “lo sconsiglio” della Farnesina a recarsi in Egitto. Infatti, annuncia, «siamo stati letteralmente presi d’assalto. Avremmo già riempito i nostri hotel». Così, l’imprenditore di Garbagnate, ha preso carta e penna e ha scritto una lettera aperta al ministro Bonino in cui chiede alla responsabile del ministero degli Esteri «di rivedere la posizione della Farnesina almeno su quella parte dell’Egitto in cui le violenze non sono mai arrivate». Per il bene dell’industria -si legge- «non voglio nascondere di avere degli interessi a Sharm, ma soprattutto per il bene della gente che lavora in quell’area». In sintesi, spiega, «mi domando e chiedo al ministro se così facendo si stanno davvero facendo gli interessi italiani e quelli egiziani». E proprio agli egiziani Preatoni rivolge molto più di un rimprovero: si sveglino, dice. «Dalla Egyptair, dopo il lancio di questa iniziativa in cui offriamo soggiorni gratis, ci aspetteremmo una mossa. Come minimo avrebbero dovuto lanciarsi subito, mettendo i loro voli di linea a disposizione e offrendo forti riduzioni ai passeggeri».

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