Berlusconi: «Vigileremo sulla service tax. Mi vogliono eliminare? Una ferita profonda della democrazia»

29 Ago 2013 19:27 - di Giorgio Sigona

L’Imu era un «obiettivo importante, atteso da tutti gli italiani: un punto cardine del nostro programma. La vera morale in politica è mantenere gli impegni con gli elettori; io ho ancora nelle orecchie gli sberleffi in campagna elettorale quando avevo promesso l’abolizione dall’Imu». Lo afferma Silvio Berlusconi, intervenendo in collegamento telefonico con Studio Aperto: «Agli italiani dico: abbiate buona memoria e ricordatevi di chi aveva promesso questa abolizione e di chi è il merito». Il Pdl manterrà «una grande vigilanza sulla service tax del 2014», ha assicurato il Cavaliere aggiungendo che il lavoro non finisce qui: «L’Imu è un primo passo importante, ma ora bisogna fare molto di più e nelle prossime settimane il governo deve dare una scossa per l’economia». Un fatto è certo: «l’Iva non va assolutamente aumentata», anche perché «non c’è una sicurezza» che aumenti le entrate. «Sono convinto», ha aggiunto, che l’aumento «si possa non fare» e che anzi serva un «alleggerimento» del carico fiscale.

Poi la questione della decadenza: «Se qualcuno pensa di eliminare con un voto il leader del primo partito, ossia il sottoscritto, a causa di un sentenza allucinante e fondata sul nulla, allora si sarebbe davanti a una ferita profonda della democrazia». Dopo le motivazioni della Cassazione sulla questione Mediaset appare chiaro che siamo di fronte a «una sentenza allucinante, fondata sul nulla».

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