Anche questa è la giustizia italiana: condannato per violenza sessuale, torna libero e terrorizza le vittime

21 Ago 2013 14:10 - di Giorgio Sigona

Un altro caso di giustizia-choc, le porte del carcere si sono spalancate troppo presto e il “condannato”, tornato libero, ha ricominciato a perseguitare le sue “vittime”, molestando due ragazze minorenni come se non fosse accaduto nulla, come se fosse sicuro dell’impunità. E loro sono ripiombate nel terrore fino a quando la mamma non ha presentato una denuncia e le forze dell’ordine sono intervenute facendo scattare le manette. Il tutto è accaduto a Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno. L’uomo arrestato è un disoccupato di 47 anni. Non si tratta solo di un ulteriore, ennesimo grave caso di cronaca ma di una storia che dovrebbe quantomeno far riflettere su akcune evidenti contraddizioni della giustizia italiana: le ragazzine e la loro famiglia, infatti, sono state sottoposte a mesi di paura, hanno vissuto in un vero e proprio incubo: gli appostamenti e i pedinamenti sono cominciati a marzo, dal momento in cui  l’uomo è stato scarcerato per aver scontato (appena) due anni di detenzione per violenza sessuale, ingiuria, minacce e lesioni sempre nei confronti di una delle due ragazze minorenni. Tornato libero,  ha ricominciato con gli stessi atteggiamenti. Una vicenda che ha dell’incredibile, le due ragazzine avevano cambiato tutte le loro abitudini e temevano aggressioni. Ora l’incubo dovrebbe essere finito.  Le perplessità sulla giustizia no.

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