S’infiamma il caso Datagate: Hollande minaccia di interrompere il negoziato commerciale tra Usa e Ue

1 Lug 2013 16:26 - di Corrado Vitale

Si fa sempre più incandescente il caso Datagate, sulla pervasiva a vasta attività  di spionaggio elettronico  che la Nsa americana opererebbe ai danni dell’Unione europea. Dopo l’iniziale sbigottimento e  le prime reazioni, ora la polemica sale di livello, con la diretta discesa in campo di François Hollande, che minaccia di interrompere i negoziati per la creazione di una zona di libero scambio tra Europa e Usa:  «Non potranno esserci negoziati o transazioni» con gli Stati Uniti «fintanto che non avremo ottenuto da Washington le garanzie» di uno stop allo spionaggio cui sono vittime la Francia e l’Unione europea. Questo vale «per la Francia, ma anche per tutta l’Unione europea e tutti i partner degli Stati Uniti». Il presidente francese è perentorio: lo spionaggio dell’Europa da parte degli Stati Uniti deve cessare «immediatamente».

Sul Datagate, è annunciato anche un intervento di Angela  Merkel. Il portavoce della concelliera ha per  il momento  cercato di smorzare i toni della polemica.   «L’Europa e gli Usa sono partner, sono amici e sono alleati. Quindi la fiducia deve essere la base della nostra cooperazione» .   «Ma  la fiducia – ha precisato– deve essere ricostruita».

Le inquietanti rivelazioni della spia Edward Snowden sul “Grande Fratello” allestito dagli apparati di sicurezza americani sta insomma mettendo letteralmente a soqquadro le cancellerie e le istituzioni europee. Preoccupate anche le reazioni in Italia. Il ministro della Difesa Mario Mauro dice che, se confermate, le notizie sul Datagate mettono in crisi la «credibilità dell’alleanza». Che  la situazione desti allarme lo rivela inoltre  l’intervento del Presidente della Repubblica: «E’ una questione spinosa che dovrà trovare delle risposte soddisfacenti». Sulla linea del Capo dello Stato si muove il ministro degli Esteri, Emma Bonino: «Da parte italiana  i si è proceduto ad effettuare un’immediata verifica con le controparti americane attraverso un intervento della Farnesina. Sono stati richiesti i necessari chiarimenti di una vicenda molto spinosa». Ma  Il ministro Mauro insiste: «È bene che la discussione cominci dalle istituzioni europee, forse per la prima volta si vedrà se esiste una politica estera europea». Comunque lo si rigiri, il caso Datagate è un brutta storia, che mette in discussione la solidarietà atlantica, che pareva da poco ritrovata. E Quinon si può fare a meno di notare che il caso è esploso, con singolare sincronia, proprio quando Usa e Europa avevano annunciato l’avvio delle trattative sul”accordo di libero scambio. Si deve inoltre  notare che Snowden risulta al momento “protetto” dalla Russia e dalla Cina. Ed  è proprio la Cina che, guardacaso, sarebbe maggiormente colpita da un abbattimento della barriere commerciali tra le due sponde dell’Atlantico.

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