Marino, appena eletto, è già caduto (dalla bicicletta)
Ignazio Marino, neosindaco di Roma, pedalando pedalando, alla fine è caduto dalla bicicletta. Il primo cittadino, scortato da tre agenti municipali, anche loro in bici, è caduto a pochi metri dal ministero per i Beni culturali dove era atteso dal ministro Bray per discutere il progetto di pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali. Ai giornalisti che lo aspettavano ha detto che non era successo nulla e ha cercato di minimizzare l’accaduto con una risata, ma si potevano notare i pantaloni rovinati all’altezza delle ginocchia. A fargli perdere l’equilibrio è stato un sampietrino: cose che capitano agli amanti delle due ruote a Roma.
Sul progetto di pedonalizzazione caro al chirurgo prestato alla politica ferve la discussione tra gli addetti ai lavori e c’è chi fa notare che se ci si limita a vietare la circolazione su via dei Fori Imperiali ai soli mezzi privati non si può parlare di pedonalizzazione. Tra i contrari si fa sentire la voce dell’ex sovrintendente ai Beni culturali di Roma Eugenio La Rocca: «Con questa operazione si rischia di passare dalla padella alla brace», ammonisce La Rocca. E poi «spostando di netto la viabilità su un’altra area ad alta concentrazione di monumenti archeologici come il Colle Oppio, si può andare incontro ad altre criticità – avverte – ed è bene ricordare che l’intera area è in gravissime condizioni di conservazione».