La lezione di Berlusconi: “Basta con gli urlatori a destra e a sinistra. Il governo va avanti e la Cassazione mi darà ragione”
Fiducia nei giudici della Cassazione, pieno appoggio al governo Letta, richiamo alla responsabilità a chi, nel Pdl, assume posizioni “estreme”. Silvio Berlusconi, intervistato da Paolo Guzzanti su Il Giornale, rinnega i toni accesi di alcuni suoi sostenitori che, in buona fede e per troppo affetto nei suoi confronti, hanno dato l’impressione di un centrodestra sul piede di guerra. Non ce n’è bisogno perché Berlusconi è convinto che la Cassazione, il 30 luglio, gli darà ragione. “Tutto ciò che è urlato – afferma l’ex premier – da destra o da sinistra alla fine crea soltanto danni”. E tra i danni che vengono in mente c’è sicuramente anche l’irritazione del Quirinale per le notizie riportate da Libero circa un presunto dossier sulla grazia a Berlusconi in caso di condanna in terzo grado.
Il leader del Pdl ribadisce che la tenuta della maggioranza e le sue vicende giudiziarie sono questioni distinte e separate. Alla domanda su possibili elezioni anticipate risponde: “E per fare cosa? Oggi questo governo fa quel che può e mi sembra che non ci sia altro, salvo trovare i soldi per l’Imu e il punto di Iva. Non è poco, ma non è neppure una cosa impossibile”. Il sostegno al governo, dunque, non si discute: “Quando mai ho lasciato capire il contrario? Il governo semmai mi sembra logorato a sinistra, ha gravi problemi su quel lato perché bisogna vedere come si risolveranno i loro conflitti interni, del Pd intendo, e che cosa farà Renzi”.
Tra i primi ad applaudire l’atto di responsabilità del Cavaliere ci sono gli esponenti dell’Udc: il ministro D’Alia e il segretario Cesa, per i quali l’incoraggiamento di Berlusconi al governo ad andare avanti è un segnale positivo che dovrebbe ora frenare gli “esuberanti” sia nel Pdl che nel Pd. Per Fabrizio Cicchitto la lezione di Berlusconi è un’indicazione di rotta per il Pdl: “Un grande partito moderato e riformista – afferma Cicchitto – non un gruppuscolo estremista e autolesionista che urla, sbraita,insulta e minaccia cosiddette azioni esemplari prese a prestito dal repertorio dei No-Tav”. Chi non ha voglia di regalare applausi all’avversario è Guglielmo Epifani che a nome del Pd replica al Cavaliere: “I problemi per il governo non arrivano dal Pd. Contano i fatti”.