Il Senato dice sì al dl lavoro. Sbloccati 20-25 miliardi di debiti della pubblica amministrazione
Via la condizione di single con persone a carico per accedere agli sconti sulle assunzioni, tempi ridotti tra un contratto a termine e l’altro e spinta all’apprendistato. Sono alcune delle novità introdotte dal Senato al decreto Lavoro, che contiene anche lo slittamento dell’aumento dell’Iva dal 21% al 22%. Via libera allo sblocco di altri 20-25 miliardi di debiti della Pubblica amministrazione e stop alle pubblicità per le sigarette elettroniche. Il testo, confermato sostanzialmente il “pacchetto lavoro” nell’impianto del governo, è stato approvato con 203 sì e ora passa alla Camera, dove il ministro Giovannini si augura un iter altrettanto rapido. Con il provvedimento si punta a promuovere l’occupazione giovanile, consentendo a circa 200mila giovani tra i 18 e i 29 anni di accedere a nuove opportunità di formazione e impiego. Il governo si è impegnato, accogliendo un ordine del giorno, ad ampliare la “platea” dei beneficiari se ci saranno «ulteriori risorse».
Secondo le stime si sbloccheranno nei primi mesi del 2014 altri 20-25 miliardi di debito della Pa. Arriva infatti la garanzia dello Stato, con un fondo ad hoc, per i pagamenti da parte degli enti locali dei crediti di parte corrente certificati. Slitta di tre mesi, al primo ottobre 2013, l’aumento dell’Iva, “coperto” con l’aumento degli acconti fiscali (al 100% dell’acconto Irpef, al 101% dell’acconto Ires, al 110% dell’acconto sulle ritenute che le banche devono versare sugli interessi maturati su conti correnti e depositi). Inoltre, oltre alla maxi-tassa (al 58,5% dal 2014), per le e-cig arriva anche lo stop alla pubblicità come per le “bionde” e il rispetto delle norme di tutela della salute per i non fumatori. Altra novità: 794 milioni di sgravi per assunzioni under 30. Sono stati stanziati 500 milioni per le regioni del Sud e 294 per le altre per gli anni 2013-2016. Prevista anche la possibilità per l’impresa che assume un disoccupato Aspi di avere un bonus mensile del 50% sul residuo Aspi che non sarà più percepito dal lavoratore. Inoltre entro il 30 settembre la Conferenza Stato-Regioni deve adottare le linee guida per il contratto di apprendistato. Due milioni di euro l’anno per tre anni per i tirocini formativi.
Altra novità, è stata ridotta la pausa dei contratti a termine: tra un rinnovo e l’altro torna la pausa di dieci giorni per contratti fino a sei mesi, e venti per contratti di durata superiore (la riforma Fornero aveva previsto una pausa di 60/90 giorni). Introdotte anche norme per la stabilizzazione dei soci-lavoratori in partecipazione. Incentivi per le start up innovative fino al 2016. Tra gli altri un punto riguarda l’estensione ai contratti di collaborazione coordinata e continuativa, anche a progetto, delle tutele contro le dimissioni in bianco. E poi ancora, è stata istituita una banca dati “delle politiche attive e passive”, per unificare le informazioni esistenti sui soggetti da inserire nel mercato del lavoro. Arriva, infine, la carta di inclusione sociale.