Il Pd chiude le porte in faccia a Grillo e lui si vendica sul blog: «Siete amici del giaguaro»
La trappola era scattata, ma per il momento il Pd non ha abboccato. Un governo con i grillini? No, grazie, stavolta non ci stiamo noi, replica il capogruppo alla Camera, Roberto Speranza, alle lusinghe, poco sincere, del Movimento Cinque Stelle. «La cifra dei grillini è l’inaffidabilità», dice Speranza, che poi rivolge un appello al Pdl. «Alcuni mesi fa con grande senso di responsabilità abbiamo deciso di costituire questo governo, guidato autorevolmente da Enrico Letta, a cui certo non pensavamo prima. Il senso di quella scelta è che prima viene l’interesse dell’Italia, poi tutto il resto. Anche l’interesse del partito. Quindi ci si dica se quella scelta non vale più».
Forse è proprio il muro alzato dal Pd, o forse l’avrebbe fatto lo stesso, a scatenare Beppe Grillo in un lungo post contro il Pd, accusato di voler aiutare Berlusconi: «Per gli amici del giaguaro, quelli che dovevano smacchiarlo, le leggi che lo riguardano non si applicano e, se si è costretti a farlo, si cambiano. Ineleggibile o incompatibile? Salvare ancora Berlusconi o dopo vent’anni di inciuci dimostrare di essere qualcosa di più di un ectoplasma politico? Questo è il problema per il pdmenoelle», inizia il post, che critica la presentazione del ddl Zanda-Mucchetti in Senato: «Berlusconi avrà quindi un anno per scegliere fra le sue aziende o la politica. Nel frattempo potrà rimanere tranquillamente in Parlamento invece di esserne cacciato». Grillo poi pubblica l’elenco dei senatori che hanno firmato il ddl, con il suo solito stile: quello delle liste di proscrizione. Alla gogna.