CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Diminuiscono gli incidenti sul lavoro, ma è anche l’effetto dell’aumento della disoccupazione

Economia - di Redazione - 10 Luglio 2013 alle 20:03

Una notizia buona e una cattiva. La notizia buona è che sono diminuiti gli incidenti sul lavoro. Quella  cattiva è che tale calo non dipende soltanto dall’aumento dei controlli e delle ispezioni, ma anche dalla crisi economica, con la conseguente diminuzione delle attività economiche e quindi dei lavoratori. Per quello che in particolare riguarda gli incidenti mortali, la notizia è che siamo a un nuovo minimo storico. Nel 2012, le vittime sul lavoro accertate sono state 790, con una diminuzione che sfiora il 30% rispetto al 2008 (1.110). I dati sono della relazione annuale dell’Inail presentata alla Camera dal presidente dell’Istituto Massimo De Felice. Le denunce di infortuni sono state quasi 745.000, segnando un decremento del 9% sul 2011 e del 23% sul 2008: quelli riconosciuti sul lavoro sfiorano i 500 mila , in diminuzione dell’11,3% rispetto a quelli riconosciuti nel 2011 .

Prosegue, dunque, il trend decrescente. Ma a pesare è anche il fatto che c’è minore esposizione al rischio per effetto del fatto che ci sono meno alvoratori. Tuttavia, nel corso del 2012 sono aumentati le ispezioni e le irregolarità riscontrate: sono state controllate 22.950 aziende, quasi 2.000 in più del 2011, circa l’87% è risultato irregolare. «La percentuale conferma l’efficienza dei sistemi di scelta, della procedura cosiddetta di business intelligence che individua gli insiemi da controllare». In ogni caso, la guardia deve restare alta, è il monito che arriva da più parti, a cominciare dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: «I dati positivi non devono indurre ad abbassare la guardia», scrive il capo dello Stato in un messaggio. È la stessa esortazione che arriva  dal  ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Enrico Giovannini: «Anche in un periodo di difficoltà economica, sulla sicurezza sul lavoro non bisogna abbassare la presa».   Il decremento in generale degli infortuni sul lavoro è «significativo», rileva anche la vicepresidente della Camera, Marina Sereni, ma «le cronache raccontano per questo 2013 di 305 italiani morti per infortuni sui luoghi di lavoro e questo ci dice che troppe sono ancora le difficoltà».  nei controlli e nel rispetto della sicurezza e delle tutele. L’ultima vittima del lavoro è un operaio di 45 anni, che lavorava per un’azienda agricola, morto schiacciato da una pala meccanica nel viterbese.

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

10 Luglio 2013 alle 20:03