Scandalo alla Regione Sicilia: spunta il nome di Sara Tommasi

20 Giu 2013 17:24 - di Redattore 92

Ci sarebbe anche il nome di Sara Tommasi, al capitolo spese del Ciapi, l’ente regionale di formazione che avrebbe dovuto trovare lavoro ai giovani siciliani, a spese dell’Unione europea. Il terremoto politico che sta sconvolgendo la politica siciliana si arricchisce di particolari boccacceschi. Il cervello della truffa, secondo la Guardia di Finanza, sarebbe il manager agrigentino Fausto Giacchetto, esperto in pubblicità e dominus di un complicato sistema di arricchimento illecito per quindici milioni di euro. Tra le 16 persone arrestate con lui ci sono due ex assessori regionali: sono Gianmaria Sparma e Luigi Gentile, entrambi nominati in quota Fli, che in passato hanno avuto rispettivamente la delega all’ambiente e ai Lavori Pubblici e Francesco Riggio (candidato alle Regionali con il Partito democratico). Tra gli indagati c’è invece il senatore del Pdl Francesco Scoma che, da assessore regionale agli enti locali avrebbe fatto avere all’ente di formazione Ciapi, oltre 5 milioni di euro di finanziamenti. Altri – dall’ex presidente dell’Ars Francesco Cascio ai deputati regionali Salvino Caputo (Pdl), Gaspare Vitrano (Pd), Lino Leanza (con la sua lista civica è stato decisivo per l’elezioni di Enzo Bianco a Catania) e Nino Dina (Udc) – sono indagati per illecito finanziamento ai partiti.

Secondo l’accusa l’ente era usato come un bancomat da Giacchetto per vantaggi personali e per oliare la macchina amministrativa e politica che ricambiava con finanziamenti e appalti per l’organizzazione dei grandi eventi siciliani. Gli arrestati facevano viaggi, intascavano carte ricaricabili e denaro per le campagne elettorali. Sparma avrebbero battuto cassa per avere i dollari da spendere nel viaggio di nozze. Ad altri Giacchetto avrebbe pagato le escort. Per Sara Tommasi risulta il pagamento di una fattura di tremila euro per il pagamento di un servizio fotografico. Tra i “servizi” fatturati anche le spese per un servizio funebre, un trasloco, il catering per una comunione e un abbonamento Sky. E decine di abbonamenti al Palermo calcio in tribuna vip per amministratori e politici. Ingraziandosi le persone giuste Giacchetto sarebbe riuscito anche a pilotare diverse gare pubbliche per l’organizzazione di grandi eventi per 7 milioni di euro. Le imprese beneficiarie delle sovvenzioni venivano decise a tavolino. In particolare la Finanza ha scoperto tre appalti truccati relativi a gare bandite dall’assessorato al Turismo. Anche in questo caso il manager poteva contare su funzionari e dirigenti compiacenti.

 

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