Sanitopoli abruzzese: il legale della Regione chiede un risarcimento danni di 146 milioni

20 Giu 2013 16:44 - di Redattore 92

La condanna degli imputati per tutti i capi di imputazione loro contestati e un risarcimento danni pari a 146 milioni di euro: è quanto chiesto dall’avvocato Daniele Benedini, legale della Regione Abruzzo, durante l’udienza del processo relativo all’inchiesta “Sanitopoli”, su presunte tangenti nella sanità privata abruzzese, che conta in totale 27 imputati (25 persone e 2 società), tra cui l’ex governatore Ottaviano Del Turco, a capo di una giunta di centrosinistra, arrestato il 14 luglio 2008. La Regione nel procedimento è parte civile. Per quanto riguarda il risarcimento, Benedini ha chiesto in particolare 65 milioni di euro di danno patrimoniale, di cui 33 di provvisionale immediatamente esecutiva, e 81 milioni di euro di danno non patrimoniale. Durante il suo intervento, l’avvocato ha sottolineato che «il denaro è il movente di ciascuna condotta criminosa» e che «il filo del processo è basato sulla utilizzazione arbitraria di norme» e una loro «sistematica violazione». Durante l’arringa l’avvocato Benedini ha definito gli imputati «traditori della pubblica amministrazione» con «un connotato che è quello della ipocrisia» e «non è possibile equiparare certi imputati ad altri soggetti che sono stati poi assolti in sede di giustizia. Qui non ci sono Tortora». Benedini ha anche accusato gli imputati di «distonia spaventosa tra il rigore contabile e il taglieggiamento di Angelini». Per il legale, si tratta di «un’associazione di sepolcri imbiancati e non ci sono altri termini». Durante il suo intervento, l’avvocato ha parlato più volte di «persone che hanno scelto la pubblica amministrazione per mettersi in tasca il denaro».

Nei giorni scorsi i pm Giuseppe Bellelli e Giampiero Di Florio hanno chiesto 12 anni di carcere per Del Turco. Richieste dure anche per gli altri imputati: 11 anni per l’ex manager della Asl di Chieti, Luigi Conga, 10 anni per Camillo Cesarone, ex sindacalista Cgil del gruppo Villa Pini, nonché capogruppo Pd in Consiglio regionale durante la Giunta Del Turco, e 9 anni a Lamberto Quarta, all’epoca dei fatti segretario della presidenza del Consiglio regionale. Poi: 9 anni per l’ex deputato del Pdl Sabatino Aracu, 7 per l’allora ex presidente della Commissione Sanità, Antonio Boschetti, 6 anni per l’ex assessore alla Sanità, Bernardo Mazzocca. Da condannare con 3 anni di reclusione anche il grande accusatore di Del Turco, l’ex patron della casa di cura privata Villa Pini, Vincenzo Angelini. Per tutti, secondo l’accusa, sarebbe comprovata l’associazione per delinquere finalizzata alla concussione, abuso, truffa, frode, con una evidente continuità tra la precedente giunta di centrodestra Pace e quella di Del Turco.

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