Panico ad Atlanta: un’esplosione manda in tilt l’aeroporto. Falsi allarmi anche in Virginia e in Arizona

11 Giu 2013 16:22 - di Redazione

Dietro l’esplosione avvenuta all’aeroporto internazionale di Atlanta, in Georgia, Stati Uniti, «non c’è alcun segno di terrorismo o di attacco pianificato». Lo affermano le autorità aeroportuali. Secondo quanto riferito dalla portavoce dell’Hartsfield-Jackson International Airport di Atlanta, quella avvenuta in un hangar per la manutenzione degli aerei sarebbe stata una piccola esplosione, che non ha provocato né incendio e né fumo. L’incidente – che ha provocato l’evacuazione di gran parte dell’hub – potrebbe essere stata causata da un corto circuito.

L’episodio ha creato grande allarme anche perché arriva dopo una serie di allarmi in Georgia e in Virginia. Gli inquirenti stanno indagando su due allarmi bomba nella zona attorno al Georgia Capitol, nel centro di Atlanta. In particolare, sono stati evacuati tutti gli impiegati del Palazzo di Giustizia, la sede dell’Attorney General e quella della Corte Suprema dello Stato. Gli agenti stanno invitando tutti coloro che si trovano nella zona a non usare radio o telefoni cellulari. Qualche ora prima c’era stata l’evacuazione dell’aeroporto di Richmond, in Virginia. L’aeroporto internazionale, in Virginia, è stato evacuato a causa di una «seria minaccia». Lo riferiscono le tv americane spiegando come le minacce siano arrivate con una telefonata. Tutti i voli sono stati sospesi. Un altro episodio che ha mandato in fibrillazione le forze di sicurezza in Usa è stato l’atterraggio di emergenza a Phoenix, in Arizona, di un aereo della Southwest partito da Los Angeles, in California, in seguito a un allarme bomba.

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