L’ultima figuraccia della Rai “montiana”: l’Italia diventa “pepepepe” che batte “quaquaquaqua”…

12 Giu 2013 12:10 - di Luca Maurelli

“Pepepepepe” in vantaggio per uno a zero, dopo soli 19 secondi, su “Quaquaquaquaqua”, ha segnato Giaccherini. Manca solo un accenno alla supercazzola prematurata con scappellamento a destra per dare alla grafica proposta ieri sera dalla Rai, il crisma di una leggendaria scena goliardica di “Amici miei”. Invece era tutto vero, accadeva in prima serata, su Raiuno, quando l’Italia andava in vantaggio con un gol lampo dello juventino Giacchierini nell’amichevole di preparazione alla Confederation Cup contro Haiti. In quell’istante sui teleschermi compariva la grafica “pepepepepe 1 – “quaquaquaquaqua 0”, un evidente errore nella compilazione del testo che doveva fotografare il risultato della partita. Un errorino, certo, che però ha fatto sganasciare dalle risate la rete grazie alla manina di qualcuno che ha “catturato” quell’immagine e ne ha fatto un tormentone con il quale sparare, come sulla Croce Rossa, sugli organigrammi milionari dell’azienda di Stato e sull’annoso tema del canone. Tutto fango che colava su viale Mazzini.

Tutto ciò accadeva nelle stesse ore in cui in Grecia la tv di Stato chiudeva i battenti per mancanza di soldi, licenziando centinaia di giornalisti. Non è la prima volta che accade un “incidente” calcistico di questa portata, in Rai. Già nel settembre del 2010, durante la diretta del match di qualificazione ai Mondiali contro l’Estonia, la Rai era riuscito a “perdersi” il gol del pareggio azzurro mandando in onda uno spot pubblicitario nel momento sbagliato. Stavolta, però, parliamo della Rai montiana, quella guidata dalla super-effficiente manager di Bankitalia (non esperta di piccolo schermo, ma che fa…) Annamaria Tarantola, dalla quale ci si aspettava una svolta “europea”, “merkeliana”, e che invece continua a collezionare gaffe. Dopo il matrimonio trash di Valeria Marini, pagato e trasmesso in diretta nel pomeriggio di un’infausta  domenica, arriva l’Italia del “pepepepe”. Per non parlare dell’indiscrezione, smentita dall’azienda, che parla dell’assunzione di un autista della Tarantola, denunciata dal consigliere della Rai Verro. Non è vero, speriamo, ma il dubbio che la gestione della Tarantola non sia poi così diversa da quella della Rai “occupata dai partiti” resta, visto che non siamo in Grecia ma in Italia. Anzi, in “pepepepepe”.

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