La strage di Milano: Lega in piazza, striscioni di Fn e allarme di Grillo sul suo blog. E a Caserta un libico imita Kabobo

16 Mag 2013 21:45 - di Redazione

La folle impresa di Kabobo, l’immigrato che a Milano ha seminato il terrore provocando la morte di tre persone, trova purtroppo esempi di emulazione. Un episodio simile a quello di cui è stato protagonista, per fortuna senza esiti drammatici, si è verificato ieri nel centro di Caserta, dove un immigrato libico, in corso Trieste, ha minacciato passanti e residenti brandendo una spranga. L’uomo, identificato come Ismail Omar Ismail di 28 anni, munito di permesso di soggiorno per motivi umanitari, per circa mezz’ora ha creato panico e allarme prima di essere arrestato dalla polizia per minacce, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L’uomo ha anche spostato al centro della strada i cassonetti dell’immondizia ed un vaso di grosse dimensioni, impugnando una grossa pietra con cui ha provato a sfondare le vetrine dei negozi. È giunta quasi subito una pattuglia della Squadra Volante della questura di Caserta, seguita poco dopo da un’altra autovettura di servizio. I poliziotti, diretti dal vice-questore aggiunto Riccardo Di Vittorio, lo hanno prima circondato provando a bloccarlo, ma Ismail, che era in evidente stato di agitazione, ha gettato contro di loro buste di immondizia, quindi ha colpito un agente con una pietra e un altro con la sbarra di ferro, procurando loro lesioni guaribili tra gli 8 e i 15 giorni; dopo alcuni minuti il 28enne è stato però bloccato e ammanettato.

Il caso del ghanese picconatore è sempre al centro del dibattito politico. Da registrare l’affermazione fatta a La zanzara dal deputato Pdl Piero Longo, che è anche avvocato di Berlusconi: “Io gli avrei sparato con la mia pistola, immediatamente. Subito dopo aver capito cosa stava facendo gli avrei sparato alle gambe”. Ma a parlare del responsabile della strage di Milano non è stato solo Longo. Anche Grillo, con un intervento sul suo blog, contribuisce a tenere alta la tensione: “Quanti sono i Kabobo d’Italia? Centinaia? Migliaia? Dove vivono? Non lo sa nessuno”, scrive, e cita altri episodi di cronaca nera che hanno avuto come protagonisti negativi degli immigrati: “un portoghese originario dell’Angola che ha staccato a un passante un orecchio a morsi” e “un senegalese spacciatore, arrestato per l’omicidio di Ilaria”, la diciannovenne di Castagneto Carducci (Livorno) “picchiata durante un tentativo di stupro”. Secondo il leader del Movimento 5 stelle, il portoghese “doveva (deve) stare in carcere”, Kabobo “doveva essere considerato sorvegliato speciale per la sua violenza”, mentre “il decreto di espulsione del senegalese non è mai stato applicato”. E i tre hanno potuto colpire. “Chi è responsabile?”, domanda Grillo. “Non la Polizia che più che arrestarli a rischio della vita non può fare. Non la magistratura che è soggetta alle leggi. Non il Parlamento, che ha fatto della sicurezza un voto di scambio elettorale tra destra e sinistra e ha creato le premesse per la nascita del razzismo in Italia. Nessuno è colpevole, forse neppure Kabobo. Se gli danno l’infermità mentale (una perizia è stata chiesta oggi dal pm ) presto sarà di nuovo un uomo libero”.

Infine la Lega torna a mobilitarsi, annunciando una raccolta di firme per bloccare ogni tentativo di abolire il reato di clandestinità: mille gazebo saranno allestiti nella “macroregione del Nord”, per far sentire a Roma che “al contrario di quanto disse il ministro all’Integrazione Cecilie Kyenge, il popolo non è con lei” su questo aspetto. A Pavia, infine, uno striscione con la scritta ‘Consegnateci Kabobo’, quasi subito rimosso dalla polizia, è stato lasciato all’alba sulla porta della sede di Sel. In mattinata è arrivata alla questura di Pavia una rivendicazione con la firma di Forza Nuova che sostiene di avere lasciato altri striscioni dello stesso genere.

SV/ S0A QBXB

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