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La Germania dà lezioni di economia ma respinge trecento profughi africani: «Devono andare in Italia»

Esteri - di Redazione - 30 Maggio 2013 alle 19:38

Come se non fossero già incandescenti i rapporti tra Berlino e Roma oggi ci pensa la Bild a gettare benzina sul fuoco: «Con documenti e 500 euro l’Italia manda profughi africani da noi», è il titolo gridato in prima pagina. Il tabloid torna sull’argomento dopo due giorni di polemiche esplose con la notizia dell’arrivo di trecento africani ad Amburgo. E dopo le proteste italiane – di ministero e Ambasciata – Bild dà la parola a un immigrato giunto nella città anseatica: «Quando hanno chiuso il campo mi hanno dato 500 euro per farmi andare in un altro Paese». Bild aggiunge anche che «l’Italia vuole riaccogliere i profughi arrivati in Germania» e cita un portavoce del ministero dell’Interno tedesco, che sostiene: «Abbiamo la promessa dal’Italia che riprenderanno i profughi».

Per chiarire la questione il ministero dell’Interno tedesco a proposito della posizione degli immigrati arrivati ad Amburgo sostiene che «dovrà essere analizzata caso per caso dal ministero degli Interni del Land» e che l’Italia ha fornito una «disponibilità generale a riaccogliere i profughi la cui condizione, secondo determinati requisiti, non permetterebbe di restare in Germania». Una conferma di quanto già sostenuto nei giorni scorsi: «Il ministro dell’Interno tedesco ha istituito una task force in contatto con il governo italiano già da due settimane – ha risposto il portavoce Jens Teschke –  I rappresentanti italiani hanno assicurato che riaccoglieranno i cittadini extraeuropei». Tuttavia la lettura dei gironali tedeschi è «malevola e presuppone la nostra malafede», ha replicato l’ambasciatore italiano a Berlino Elio Menzione, che ha chiamato il ministero dell’Interno tedesco per ottenere obiettività nella rappresentazione dei fatti sui media locali. «I 500 euro – spiega il diplomatico italiano – vengono dati per sostenere gli immigrati nei loro primi bisogni, e per un appoggio proprio in vista di un’integrazione in Italia. Questi soldi non vengono affatto accompagnati dal consiglio di andare in Germania. Questa è un’interpretazione calunniosa e sgradevole della stampa tedesca». Per questo motivo Menzione ha deciso di correre ai ripari: «Ho contattato il ministero dell’Interno tedesco per esprimere l’auspicio che l’ottima collaborazione esistente sul piano operativo fra i ministeri dell’Interno italiano e tedesco possa tradursi, anche sul piano della rappresentazione della realtà, per evitare articoli come quelli pubblicati in questi giorni».

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30 Maggio 2013 alle 19:38