Imu, il governo fa sua la “ricetta” Calderoli. Sospensione della rata di giugno e restituzione

7 Mag 2013 14:18 - di Redazione

Un passo avanti, anche se le liti covano sotto la sabbia. Diventa un ordine del giorno accolto dal governo l’emendamento al Documento di economia e finanza (Def), presentato da Roberto Calderoli sulla sospensione della rata di giugno dell’Imu e la restituzione della stessa Imu versata per il 2012. “Sono soddisfatto e felice che un argomento così delicato sia stato oggetto delle nostre valutazioni”, ha commentato Calderoli. Si tratta di un provvedimento urgente che traccia una linea netta sulla cancellazione della tassa più odiata dagli italiani e chiede al governo di avviare le procedure per reperire le risorse necessarie alle coperture. La manovra è sotto i riflettori della Commissione Ue che si aspetta – come ha ricordato Letta – compensazioni per abolire la tassazione. Giorgio Squinzi, però, lancia un avvertimento destinato a non passare sotto silenzio. «È assolutamente più importante intervenire sulla tassazione del lavoro che sulla casa», ha detto il numero uno di Confindustria parlando a margine della commemorazione del cinquantesimo del premio Nobel a Giulio Natta. A stretto giro di posta Renato Brunetta ribatte che l’alleggerimento della tassazione sul lavoro e quello sulla casa «non sono in contrapposizione». Anche perché – ragiona il capogruppo del Pdl – per quanto riguarda il lavoro, la legge di Stabilità per il 2013 ha già previsto un fondo di 1,2 miliardi per la detassazione dei salari di produttività e ha stanziato un miliardo all’anno per la riduzione dell’Irap». I democratici insistono sulla linea della gradualità per non essere “complici” del successo berlusconiano. «Non bisogna farsi prendere dalla smania di fare subito un provvedimento a qualsiasi costo, serve un intervento ben fatto che per la complessità della vicenda non può che essere realizzato in due step», ha detto Angelo Rughetti, deputato Pd ed ex segretario generale dell’Anci. «Intanto va fatto un provvedimento che stabilisca che l’Imu sulla prima casa a giugno non si deve pagare. Questo consentirà di fermare la macchina e lascerà qualche euro nelle tasche dei cittadini. Questa norma va accompagnata con un provvedimento che consenta ai Comuni di aumentare l’anticipazione di tesoreria con interessi a carico dello Stato». La ricetta dell’ex ministro leghista prevede anche la rimodulazione della tassazione sugli immobili che comporti già nell’anno in corso l’abrogazione dell’imposizione per le abitazioni principali. «Il governo – è scritto nell’ordine del giorno – dovràmpegnarsi «a compensare i Comuni del mancato introito delle risorse conseguente alla sospensione del pagamento della prima rata dell’Imu 2013 e alla sua abrogazione».

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