Il rinnovamento del Pd comincia dal vecchio sindacalista barricadero: Epifani sarà il “reggente”

10 Mag 2013 19:33 - di Guglielmo Federici

Nel caos più totale, in assenza di un’idea chiara sul futuro del partito spunta il nome di un sindacalista di lungo corso, Guglielmo Epifani, come segretario-traghettatore del Pd: sul suo nome è arrivato un accordo tra le varie componenti del partito. La candidatura probabilmente verrà ufficializzata in tarda serata durante la riunione del Comitato preparatorio dell’Assemblea nazionale. La convergenza sull’ex segretario della Cgil, spiega una nota del partito, dipende dal fatto che il suo «profilo risulta il più idoneo a condurre il Pd verso la stagione congressuale e nelle nuove e impegnative responsabilità che spettano al Partito democratico nella difficile fase politica del Paese». Il testo porta la firma dei vicepresidenti dell’Assemblea, Marina Sereni e Ivan Scalfarotto, dei capigruppo Roberto Speranza, Luigi Zanda e David Sassoli e del coordinatore dei segretari regionali Enzo Amendola. Arriva subito l’ok di Franceschini : «Epifani ha l’autorevolezza, il buonsenso, l’esperienza che servono adesso per sostenere il governo e rilanciare il partito tenendolo unito». In questa situazione di faide contrapposte difficile forse fare di meglio. L’assemblea deve eleggere un segretario con una larga maggioranza e che porti il partito fino al congresso senza altri traimi. Al momento erano più le defezioni e le ritirate che altro. La permanenza di due linee antitetiche –  da un lato quella di larga esperienza, con Finocchiaro e Fassino in pole, dall’altro quella in salsa rottamatoria che vorrebbe l’elezione di un giovane di nuova generazione – ha fatto sì che per non sbagliare, l’ex sindacalista andasse di lusso a togliere le castagne da fuoco. Intanto alla vigilia dell’assemblea il rischio caos è dietro l’angolo. Saranno presenti anche i giovani di OccupyPd, la rete che ha occupato circoli e sedi del partito durante l’elezione del presidente della Repubblica. Inoltre l’assemblea potrebbe infiammarsi sul documento che Laura Puppato presenterà e che rivendica «autonomia legislativa» di deputati e senatori andando contro le larghe intese. Ci sarà poi il malumore dei giovani turchi. Insomma, lo psicodramma è appena iniziato.

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