Sangue sulla maratona di Boston. L’Fbi: andremo fino alla fine della terra per trovare i colpevoli

16 Apr 2013 17:27 - di Redazione

Non ci sono state altre bombe oltre alle due esplose alla maratona di Boston. Lo ha detto il governatore del Massachussets Deval Patrick in una conferenza stampa con l’Fbi. Non sono stati trovati altri ordigni inesplosi, contrariamente alle voci circolate sul ritrovamento di sette bombe. Patrick ha parlato di “pacchi sospetti che si sono rivelati inoffensivi”. Gli ordigni usati a Boston, secondo quanto hanno riportato i media Usa citando fonti della polizia,  erano costituiti da pentole a pressione piene di schegge metalliche, chiodi e cuscinetti a sfera, collegate a detonatori. Le pentole erano in buste di nylon nera o zaini e sono state trovate anche tracce di circuiti elettronici che farebbero pensare all’uso di timer. I feriti dell’attentato continuano a salire: sono adesso 176, 17 dei quali gravi. Tre le vittime tra cui un bimbo di otto anni, Martin Richard. Oggi è stata identificata un’altra vittima, si tratta di una ragazza di 29 anni, Krysle Campbell, diplomata alla Medford High School nel 2001. I medici che stanno assistendo i feriti affermano che è presto per dire se salirà il numero delle vittime ma che la loro speranza è che non ci siano altri morti. L’Fbi annuncia indagini a tutto campo: “Andremo fino alla fine della terra per trovare i colpevoli”. Il responsabile Rick Deslauriers ha chiarito che l’Fbi non aveva avuto indicazioni su possibili minacce prima dell’attentato alla maratona. Il capo della polizia di Boston Ed Davis ha precisato a sua volta che “nessuna persona è stata fermata” nel corso delle indagini.

Dopo l’attentato anche in Italia sono state innalzate le misure di sicurezza. L’allerta, secondo quanto si è appreso, riguarda tutti gli obiettivi sensibili, come ambasciate, consolati, sedi diplomatiche, porti e aeroporti. Particolare attenzione è raccomandata nei confronti delle sedi Usa in Italia. Papa Francesco ha inviato un messaggio di cordoglio all’arcivescovo di Boston Sean Patrick O’Malley in cui si dice profondamente addolorato per una “tragedia senza senso”.

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