Napoli smaschera il bluff di De Magistris: il sindaco schiera gli agenti, tensione e scontri in piazza

10 Apr 2013 14:11 - di Priscilla Del Ninno

Napoli scende in piazza contro il suo sindaco, Luigi De Magistris: negozi chiusi dalle 9 alle 13 e un corteo di commercianti che, da piazza Carità a piazza Municipio, ha portato oltre mille manifestanti sotto Palazzo san Giacomo, pronti a consegnare simbolicamente al primo cittadino le chiavi delle loro attività che, dalla chiusura alla viabilità di vie d’accesso e intere zone, hanno subito un sensibile calo degli affari. Una manifestazione di protesta organizzata dalle associazioni e comitati di commercianti contro la Ztl e le politiche di mobilità dell’amministrazione che – a detta del presidente Confcommercio, Pietro Russo – ha prodotto centinaia di licenziamenti e la chiusura di numerose imprese», a fronte di «mancate azioni efficaci contro l’abusivismo, la contraffazione e il degrado urbano». Napoli si ferma. Paralizzata: la serrata comincia dai vicoli dei Quartieri Spagnoli e si propaga su un versante verso Chiaia, fino a Mergellina, e sull’altro verso la City e il centro storico. Saracinesche abbassate e riflettori puntati su una città al collasso in rivolta contro De Magistris, al cui indirizzo i commercianti hanno gridato a viva voce, a suon di slogan, cori e cartelli, una sola richiesta: dimissioni. «Carissimo Pinocchio: la favola è finita», recitava un cartello lungo la Riviera di Chiaia, mentre la testa del corteo arrivava  davanti la sede del comune, presidiata da un doppio cordone di agenti del Reparto mobile della polizia e di carabinieri, dove la manifestazione – pacifica fino a quel momento – ha registrato momenti di tensione più forte. Gruppi di manifestanti – ha riferito la Questura – hanno tentato di forzare il cordone e altri petardi sono stati esplosi e a quel punto la polizia, in assetto antisommossa, ha risposto al lancio di bombe carta e lacrimogeni. Episodi di violenza e scontri in piazza Municipio, come contro la questura in via Medina, da cui la Confcommercio si è prontamente dissociata, diramando un comunicato in cui prendeva le distanze da «da qualsiasi provocazione e atto violento». Infiltrati disconosciuti anche da quella ingente massa scesa pacificamente in piazza in rappresentanza della società civile, che ha smascherato il bluff di un’amministrazione inefficace nella gestione della crisi, e che ha ulteriormente penalizzato, fino a metterne in discussione la sopravvivenza, tutte quelle attività colpite dalla flessione degli incassi a seguito dei dispositivi di pedonalizzazione e di limitazione della circolazione delle auto.

Il video degli scontri tratto da youreporter.it

http://www.youreporter.it/video_Napoli_tensioni_al_corte_contro_la_Ztl

 

 

 

 

 

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