Schettino “testimonial” turistico? La Riviera del Conero dice no

18 Feb 2013 10:58 - di Redazione

Francesco Schettino “testimonial” della Riviera del Conero? L’ex comandante della Costa Concordia, accusato di omicidio plurimo colposo, naufragio, abbandono di persone incapaci di provvedere a se stesse, abbandono di nave e omessa comunicazione dell’incidente alle autorità marittime, è in cerca di lavoro. E subito gli è arrivata la proposta a partecipare a un incontro a Numana. Tutto è partito da una notizia comparsa sulle pagine locali del Resto del Carlino: «Schettino è stato ufficialmente contattato per essere presente a Numana alla fine di febbraio per portare la sua testimonianza in fatto di viaggi e di turismo». Un’iniziativa che ha scatenato le proteste del sindaco e delle associazioni di categoria, che l’hanno bollata come un’idea «buia, malsana e fantasiosa». «Ho avuto modo – ha detto Carlo Neumann, presidente dell’Associazione Riviera del Conero – di confrontarmi con altri presidenti di categoria, in particolare con la presidente dell’Associazione albergatori Riviera del Conero Annamaria Ciccarelli e con il presidente del Consorzio turistico Numana Marco Agazzani, che all’unisono smentiscono qualsiasi possibilità di sviluppo della malsana idea di avvalersi di una qualsiasi forma di collaborazione con Schettino. Mi auguro, qualora fosse realmente stata partorita localmente da qualcuno, che ci si sia resi conto del danno d’immagine che arreca al territorio del Conero».  Neumann ha auspicato «che questa buia fantasia non abbia fondamento alcuno: una persona divenuta famosa per un evento così negativo sicuramente non deve essere associata a una località che vive di turismo, bella e solare». E di effetto boomerang ha parlato anche il vicepresidente regionale di Confesercenti, Giancarlo Gioacchini: «Non è sicuramente un fatto positivo per l’immagine della Riviera del Conero. È una cosa fuori da ogni logica».  Sul sito del Corriere della Sera si legge che il legale di Schettino, Francesco Pepe ha confermato che il suo «cliente si recherà in paese nei prossimi giorni per un colloquio di lavoro. Abbiamo chiesto ai magistrati un permesso per consentirgli di allontanarsi da Meta di Sorrento: è suo diritto procurarsi una fonte di guadagno». E che tipo di lavoro sarebbe? «Nel settore turistico e alberghiero altro non so…».

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