Rivoluzione civile porta in piazza la modella seminuda. E la sinistra femminista? Zitta e Ingroia.
Lei lo può fare. Chi fa propaganda per la sinistra ha anche questi vantaggi. Spogliarsi senza venire accusati di mercificazione del corpo della donna. Roba già vista con Cicciliona ai tempi delle campagne radicali, con Moana Pozzi e il suo partito dell’Amore. Ora Loredana Cannata si è messa nuda (o quasi) in gabbia contro la vivisezione. A Napoli l’attrice di Magnifica presenza, è stata protagonista di questa bizzarra iniziativa promossa dai candidati locali di Rivoluzione civile. La lista ipermoralizzatrice dell’ex magistrato, Antonio Ingroia che ha inglobato, tra gli altri anche Antonio Di Pietro. L’attrice, che indossava solo slip e reggiseno color carne, è entrata in una gabbia allestita nella centrale Via Toledo mentre attivisti del partito e dei Verdi Ecologisti distribuivano materiale di sensibilizzazione ai passanti. L’iniziativa, oltre a numerosi fotoreporter e cameraman, ha attirato l’attenzione di numerose persone alle quali l’attrice ha spiegato più volte i motivi della protesta. Intorno alla gabbia le foto choc di sperimentazione su animali – scimmie, cavie e cani – ancora vivi.
Il commento più severo arriva da Nunzia De Girolamo, cui si aggiunge Mara Carfagna: «Ognuno ha il suo stile – dice la parlamentare sannita del Pdl – io onestamente mi vergognerei a mostrarmi nuda in una piazza pur di avere qualche pagina di giornale, anche se per una causa giusta». Per la De Girolamo «ci sono tanti modi per sensibilizzare su una causa. Aggiungo che se lo avesse fatto una donna per Berlusconi sarebbe stata tacciata di essere una tr…, lo ha fatto una sostenitrice di Ingroia è una rivoluzionaria. È la solita doppia morale». D’accordo Mara Carfagna, anche lei presente alla conferenza stampa: «Condivido quanto detto da Nunzia e aggiungo che sarebbe bello se ogni tanto si ribaltasse il tavolo chiedendo un parere ai maschietti».