Lo scoop di Giovanna Chirri e la rivincita della “lingua morta”

12 Feb 2013 10:28 - di Gloria Sabatini

Il primo scoop in latino. Così Le Monde titola il pezzo dedicato alla vaticanista italiana dell’Ansa, Govanna Chirri, che ha battuto sul tempo i giornalisti di tutto il mondo dando la notizia della rinuncia del Papa alle ore 11,46 di ieri. E ha pianto. Giornata “storica” per la Chirri che, dopo aver dettato il primo lancio di cinque parole, non è riuscita a trattenere le lacrime,  commossa e stordita. Non voleva crederci («le udienze del mercoledì sono state anche per me, che le seguivo da cronista, un’importante occasione di catechesi»). Buona conoscitrice del latino, dalla sala stampa del Vaticano ha tradotto all’impronta le parole di Benedetto XVI, unica al mondo. La lingua morta ieri si è presa la rivincita su detrattori e fini linguisti. «Quando ho sentito “vigore”,”barca di Pietro” e poi “28 febbraio” – racconta in un’intervita a Avvenire – ho capito che stava succedendo qualcosa di importante». Poi quando il cardinale Sodano ha usato l’espressione “un fulmine a ciel sereno” non ha più avuto dubbi sull’annuncio papale. «Sono stati minuti frenetici, ero terrorizzata, ho cercato di verificare la notizia con padre Lombardi ma non riuscivo a contattare nessuno, poi ho chiamato la redazione per chiedere aiuto…». In pochi minuti,  superata la paura di sbagliare, magari di aver frainteso, ha dato la notizia choc che in un attimo ha fatto il giro delle agenzie di tutto il mondo. Ripresa, ancora prima della conferma ufficiale del Vaticano, dall’agenzia Reuters, dalla Cnn, da al ArabiyaFrance Presse e dai britannici Telegraph e Bbc e Sky News. Dopo lo stupore, piovono i complimenti dei colleghi, del direttore dell’Ansa, dei maggiori giornalisti esteri. Ryan Lizza, uno dei più apprezzati cronisti di Washington, collaboratore della Cnn, è stato  tra i primi a esprimere ammirazione per l’abilità della nostra giornalista di tradurre dal latino, ponendo l’accento sugli oltre 30mila follower dello scoop mondiale della Chirri. Anche nell’era di internet e dei social network (che hanno sedotto lo stesso Benedetto XVI), «le notizie – dice l’eroina del giorno –  bisogna andarsele a cercare, altrimenti si rischia di fare solo “copia e incolla”». Una lezione di giornalismo ma anche di umanità. L’inglese non basta, aggiungiamo noi.

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