Grillini show, prima le matite leccate poi le foto rubate. Ed è giallo sul simbolo sparito di Intesa Popolare

25 Feb 2013 12:55 - di Redazione

L’invito a leccare le matite, poi quello a fotografare le schede. A prendere troppo sul serio un comico si rischia grosso, come dimostrano le denunce che stanno fioccando in queste ore nei confronti di alcuni elettori grillini.  Dopo gli episodi del pomeriggio di domenica, in cui alcuni elettori hanno immortalato il proprio voto al M5S scattando una foto e postandola su Facebook, oggi i carabinieri di Torino hanno sorpreso un uomo di 39 anni mentre, all’interno della cabina elettorale, fotografava la propria scheda elettorale con un telefonino. Il telefonino è stato sequestrato e l’uomo denunciato. Stesso “incidente” per un elettore di 80 anni, sorpreso in un seggio a Spresiano (Treviso) mentre scattava una foto alla scheda al momento del voto. Quanto accaduto è stato scoperto dal presidente di seggio che ha avvertito i carabinieri. Un attivista del Movimento 5 Stelle, presente quale scrutatore, ha reso noto che il voto, poi annullato, era destinato allo stesso Movimento. L’anziano – come sottolineano dall’ufficio elettorale della prefettura di Treviso – rischia una sanzione penale. Fotografare una scheda elettorale con l’espressione del proprio voto può essere punita con l’arresto da 1 a 3 mesi e con una multa da 300 a 1.000 euro.

Una condotta che ha scatenato commenti sarcastici sui Social network. A Beppe Grillo, che comunica su Twitter di avere appena votato, un navigatore ha replicato: «Se non fotografi la scheda con il voto non lo contano, mi raccomando attento a queste dimenticanze».

Mentre si susseguono le bravate degli elettori grillini, arriva anche una denuncia da parte di una lista collegata alla coalizione di centrodestra. «Ci giungono segnalazioni riguardo l’assenza del simbolo di Intesa Popolare dalle schede relative al Senato della Repubblica in alcuni seggi del Lazio. Stiamo raccogliendo tutte le informazioni necessarie sui seggi in cui si sono stati riscontrati questi incredibili fatti e, se confermati, al termine delle procedure elettorali chiederemo la verifica delle schede in tutta Italia». Lo afferma in una nota il Comitato elettorale di Intesa Popolare. Il partito guidato da Giampiero Catone ha annunciato che «denunce sono state già inoltrate ai presidenti di seggio a Latina e in altre località della Provincia di Roma».

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