E ci manca pure il professor Prodi….

18 Feb 2013 17:10 - di Marcello De Angelis

Certo, a professori stavamo scarsi. Ma d’altronde, come negare a Bersani il diritto di ammannircene uno tutto suo. Non proprio nuovo e nemmeno lavato con Perlana, a dire il vero. Ma se veramente c’è ancora qualche italiano che trovi qualcosa di positivo in uno che ha sempre fatto l’economista senza mai azzeccare una scelta economica, che quando è stato al governo ha cercato di instaurare un regime di polizia tributaria, che sta più simpatico gli stranieri che ai suoi compatrioti e che ha lavorato alle dipendenze delle centrali finanziarie speculative e ogni volta che ha avuto un minimo di potere ha danneggiato gli interessi nazionali per far guadagnare più soldi ai suoi ex datori di lavoro, allora un Prodi vale un Monti. Se proprio dobbiamo mettere sul piatto un tecnico che lavora a contratto per i poteri forti, tanto vale prendersene uno dall’Emilia Romagna, uno che ha sempre flirtato con il Pci e i suoi derivati, uno che da meno anziano faceva le sedute spiritiche per indicare agli inquirenti dove era prigioniero Moro e che si è battuto con successo per far entrare nel Wto la Cina comunista, assestando un colpo mortale all’economia occidentale. Ed è sempre lui che ha avuto il merito di farci entrare a forza nell’euro contrattando il cambio al ribasso e creando sul mercato (quello rionale, che interessa a tutti noi, non quello di Wall Street) il famoso effetto raddoppio dei prezzi al consumatore con l’illusione un euro/mille lire (che invece erano quasi duemila…). Insomma, se Monti è un benemerito che ha salvato la Patria, ha ragione Bersani a preferirgli Prodi che è tutto lo stesso ma più comunista. E poi, almeno il Mortadella sorride. Anche se più che un sorriso sembra una paresi da trauma cerebrale. Non dimentichiamoci che anche quella genialata degli studi di settore sono un parto del suo governo. E del suo ministro Tommaso Padoa Schioppa, che di Monti sembrava il cugino germano. Prodi, in due anni, ne ha fatte veramente più di Carlo in Francia. Un merito francamente l’ha avuto e speriamo che sia a quella virtuosa realizzazione che Bersani si ispirerà: mettere insieme la peggiore e più instabile maggioranza della storia repubblicana, durata appunto solo due anni e finita tra sputi e risate. Questo ammesso che Bersani la smetta di perdere voti per lo tsunami Mps. E a proposito, con lo scandalo Monte Paschi che infuria farsi vedere abbracciato a Romano Prodi forse non è stata un’idea tra le più brillanti…

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