Ultimi sfottò dal web: Casini nel cofano di Monti (come ruota di scorta)

18 Gen 2013 21:05 - di Francesco Signoretta

Chiama buffoni gli altri, perché a suo dire fanno promesse mentre lui e i suoi alleati no (sono sobri come il “capo”). Vede tante Alici nel Paese delle Meraviglie in politica, mentre lui e i suoi alleati restano sempre coi piedi per terra (sono concreti come il “capo”). Dice che gli altri sono smemorati mentre lui e i suoi alleati hanno una memoria di ferro (sono lucidi come il “capo”). Casini – rimasto alla periferia di una campagna elettorale che sognava invece di fare da protagonista – cerca di guadagnarsi cinque minuti di notorietà con frasi a suo dire efficaci, ma che vengono subito sbeffeggiate sul web. Parla di Berlusconi senza nominarlo, è «il signore che cinque anni fa salì sul predellino», si prende il (de)merito di aver portato il governo tecnico, «siamo stati io e Fini a evitare che l’Italia saltasse in aria», convinto che – così facendo e dicendo – torna nelle grazie del Professore dopo gli attriti scoppiati a causa delle liste. A sentire le sue parole, solo lui offre prodotti caserecci e di qualità, un po’ come la salumeria che garantisce, a Roma o a Milano, la mozzarella di bufala proveniente direttamente dal Casertano: «Non affidiamoci ai piazzisti che propongono un vino contraffatto», afferma con chiaro riferimento al suo “nemico”, di cui teme la rimonta. E di Monti cosa dice? «Non ha la bacchetta magica – ammette il leader dell’Udc dopo che, per mesi, lo ha descritto come l’uomo della provvidenza, «ma è una persona seria». Il repertorio è identico, Casini non sposta nemmeno una virgola, ma il gioco non gli riesce. Ha paragonato gli altri (in primis Berlusconi) ad Alice delle Meraviglie? E su facebook abbondano gli sfottò sul “trio delle meraviglie” destinato a strangolare gli italiani. e Casini è uno dei tre. Ha parlato del predellino? Ecco le vignette sul leader dell’Udc infilato nel bagagliaio dell’auto di Monti, come ruota di scorta. A volte è meglio un sano silenzio. Perché poi gli italiani si rendono conto che Casini non offre mozzarelle di bufala doc, ma rifila bufale. E in politica questo si paga a caro prezzo.

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