Strabismo su Pannella: prima eroe, poi rimbambito perché vuole andare con i postfascisti
Il matrimonio tra La Destra e i Radicali? Non s’ha da fare. Emma Bonino come don Rodrigo, ha posto il suo aut aut: meglio fuori dal consiglio regionale laziale che apparentati con la lista di Francesco Storace. Autolesionisti alla Tafazzi, «mai con Storace», dicono fan e militanti mobilitati dalle notizie trapelate dall’ultima riunione dei vertici del partito in cui il leader Radicale avrebbe prospettato la possibilità di una intesa per le regionali del Lazio con Storace e il Pdl.
Eppure il candidato presidente alla Regione Lazio aveva fatto un’apertura importante dopo la “vendetta” del Pd: i due consiglieri regionali radicali eletti con il partito di Bersani e non ricandidati, colpevoli di avere lanciato la campagna di trasparenza, pubblicando note spese dei gruppi consiliari alla Pisana. Una trasparenza che, evidentemente, non è andata giù al Pd. «Non capisco – si è chiesto Storace – perché Zingaretti si ostini a voler cancellare ogni traccia di presenza radicale all’interno del consiglio regionale. Lo vedo imbarazzato su questo tema, non so se ha paura dell’apparato del suo partito. Io vedo un mondo in cui io faccio il presidente della Regione, i due consiglieri radicali entrano nella mia maggioranza e mi fanno opposizione e controllano chi governa. A me piacerebbe molto come sfida, sapendo che io la penso in una maniera e loro esattamente al contrario». La risposta di Pannella (e con lui Rita Bernardini e Maurizio Turco) è stata possibilista, ma in via di Torre Argentina si sono messi di traverso con la Bonino anche il segretario Mario Staderini, il deputato Matteo Mecacci e Marco Cappato. Oggi Pannella ribadisce il suo parere favorevole: “Accogliamo l’invito di Francesco Storace ad un apparentamento con la lista radicale come gesto di rivolta morale alle discriminazioni alle quali siamo stati sottoposti”.
Sui social network l’ipotesi d’accordo tiene banco: persino l’editorialista del “Corriere” Pigi Battista, twitta preoccupato sull’eventualità di un matrimonio tra postfascisti e Radicali: «Pannella-Storace? Pessimo. Ma perché Zingaretti ha messo il veto ai due Radicali che hanno scoperchiato la fogna Lazio?» La sintesi migliore è racchiusa nei 140 caratteri di Pietrangelo Buttafuoco: «Ecco l’Italia del sussiego: ieri tutti con Pannella per farlo senatore a vita, ora che questi si allea con Storace è solo un rimbambito…»