L’ultimo “vizietto” di Casini: dire ovvietà alla Massimo Catalano, il viveur di Renzo Arbore

22 Gen 2013 20:05 - di Girolamo Fragalà

Diciamolo chiaramente: «È molto meglio essere giovani, belli, ricchi e in buona salute, piuttosto che vecchi, brutti, poveri e malati». O, per essere più incisivi e credibili, «è meglio lavorare poco e fare tante vacanze, piuttosto che lavorare molto e fare poche vacanze». In campagna elettorale irrompe il “fattore x”. O meglio, il “fattore Massimo Catalano”, il noto jazzista e viveur  la cui caratteristica era regalare aforismi al pubblico televisivo nelle trasmissioni di Renzo Arbore. Ed erano frasi – come appunto «è meglio essere giovani e ricchi…» in cui si esprimevano ovvietà da record. In questi giorni di ovvietà ne sono state dette parecchie. Ma il record spetta al “centrino”, ogni giorno c’è qualcuno nella coalizione montiana che sembra Alice nel paese delle meraviglie. La prima fila, però, spetta di diritto a Pierferdinando Casini. Sì, proprio lui che – per attaccare il Cavaliere – aveva richiamato la celebre favola di Lewis Carrol. L’ultima sua esternazione fa quantomeno sorridere: «C’è l’esigenza – ha detto con lo stesso tono di chi sta per fare un grande annuncio – di abbassare la pressione fiscale perché le aziende non ce la fanno più». Dopo mesi e mesi di confronto, anche acceso, su questo tema all’improvviso ne parla quindi il leader dell’Udc, quasi cadendo dalle nuvole. Pure ovvietà, specie se arrivano da chi ha appoggiato, incondizionatamente, il governo dei tecnici che detiene il record delle tasse. Ma Casini ha aggiunto, sempre scoprendo l’acqua calda: «Quello che il lavoratore riceve in busta paga è troppo poco rispetto a quanto il datore di lavoro indirizza per un singolo lavoratore». Se ne accorto con parecchi anni di ritardo. O forse, per la prima volta ha visto la busta paga di un lavoratore. Ma dobbiamo aspettarci altro. Magari un «è meglio innamorarsi di una donna bella, intelligente e ricca anziché di un mostro, cretino e senza una lira». Per poi scoprire se l’autore è Massimo Catalano o Casini.

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