Fli, anche in Friuli e Lombardia è esodo dal partito
Prosegue la fuga di candidati, dirigenti e militanti da Futuro e Libertà. Dimissioni in massa in Friuli e rottura fra Fli e i suoi massimi esponenti sul territorio per la presenza nella lista per la Camera di Paolo Ciani (che alla fine ha rinunciato alla candidatura per calmare le acque), coordinatore regionale del partito, indagato per l’ipotesi di reato di truffa e peculato con altre 13 persone nell’ambito della maxi-inchiesta delle procure di Udine e Roma sulla decennale bonifica della laguna di Grado e Marano, costata oltre 90 milioni di euro e che si sta avviando alla sua conclusione con una probabile richiesta di rinvio a giudizio. I coordinatori provinciali di Udine e di Pordenone, nonché componenti il coordinamento regionale di Fli, rispettivamente Andrea Pertoldeo, assessore comunale a Rivignano del Fiuli (Udine) e Gerlando Sorce, consigliere comunale a Sacile hanno rassegnato le loro dimissioni dagli incarichi di partito nelle mani di Gianfranco Fini e del coordinatore nazionale Roberto Menia. Anche il coordinatore comunale di Udine Marco Specia ha inviato analoga lettera di dimissioni ai vertici del partito e in queste ore si stanno via via dimettendo gran parte dei componenti dei coordinamenti provinciali di Udine e Pordenone. Nei giorni scorsi si erano dimessi anche il coordinatore provinciale di Gorizia, Alessandro Marega e quello comunale Raffaella Fratepietro per divergenze di scelte politiche per l’appoggio a Monti del Fli. «Avremmo voluto che Fli fosse più specchiato della moglie di Cesare e che desse una lezione di legalità, moralità e trasparenza. Nessuno di noi ha cercato un posto al sole il nostro gesto è un gesto di assoluta trasparenza e coerenza», dicono i fuoriusciti, ricordando che sia Andrea Pertoldeo che Gerlando Sorce hanno ricevuto la richiesta di candidatura nei giorni scorsi declinandola cortesemente. Anche in Lombardia molti dirigenti stanno abbandonando Futuro e Libertà. Giuseppe Valditara, coordinatore in Lombardia e senatore uscente ha annunciato addirittura di aver ritirato la sua candidatura alla Camera. «Ho suggerito personalmente Manfredi Palmeri per sostituirmi», spiega in un’intervista. Valditara assicura che proseguirà a contribuire alla campagna elettorale di Gabriele Albertini alla Regione: «Altre riflessioni le rimando a dopo». C’è l’addio anche della senatrice Anna Maria Mancuso: «Siamo partiti per l’attraversata nel deserto, la guida si è persa nei Monti formati dalle dune ed è li che rimarrà! Solo con i Monti». E aggiunge: «Il rinnovamento per certi leader passa attraverso l’inserimento in politica dei soci delle mogli, dei suoi avvocati. Per fortuna è Fini-to». Il partito è quasi azzerato dappertutto, tutti si lamentano dei criteri utilizzati per selezionare i candidati.