Dall’Europa arriva un’altra “spintarella” per il Prof. Sempre dai soliti noti…

15 Gen 2013 18:44 - di Antonio Pannullo

Il candidato “super partes” Mario Monti ricorre a tutte le sue conoscenze internazionali pur di sfatare quei sondaggi che lo danno a poco più del dieci per cento. Adesso interviene persino il capogruppo del Ppe, Joseph Daul, sindacalista agricolo, che da una parte benedice la candidatura di Monti e dall’altra attacca Silvio Berlusconi e il Pdl, che pure del Ppe fa parte. Il tutto dimenticando, in nome dell’amicizia con Monti, che non più tardi di una settimana fa aveva assicurato di non volersi intromettere nella campagna elettorale italiana. L’attacco al Pdl ha suscitato un coro di reazioni tra gli esponenti del Pdl, che censurano Daul e lo invitano a smentire Per la la vicepresidente del Parlamento europeo, Roberta Angelilli, «Daul, innanzitutto contraddice sé stesso, dal momento che meno di una settimana fa in una riunione ufficiale aveva detto di non voler entrare nel merito della competizione elettorale italiana e che un dibattito politico si sarebbe fatto solo ad urne chiuse. Ma soprattutto – continua Angelilli – da parte del gruppo del Partito popolare europeo non ci sono state decisioni ufficiali, né investiture esclusive a favore di Monti. Le dichiarazioni del presidente Daul, se non smentite, vanno chiarite perché sono del tutto inopportune». Da parte sua l’eurodeputato di Fratelli d’Italia, Carlo Fidanza,. segnala al capogruppo Daul che «Monti, frettolosamente benedetto come candidato del Ppe, ha dichiarato, nel corso di una trasmissione tv, di considerare vecchio il bipolarismo europeo incardinato sul dualismo popolari-socialisti, rinnegando quindi la sua presunta appartenenza al Ppe. Monti – ha proseguito Fidanza – non ha voluto porsi nel ruolo di federatore del Ppe italiano e ha scelto di frazionare i moderati per fare la stampella della sinistra. Non so cosa questa scelta abbia a che fare con la famiglia popolare». Anche l’eurodeputato del Ppe Alfredo Pallone smentisce Daul chiedendosi: «A che titolo parla? Certo non a nome del gruppo del quale il sottoscritto e tanti altri fanno parte. E tantomeno del gruppo del Ppe». E aggiunge: «Il fatto che Daul voglia rendere noto il suo apprezzamento per Monti, che peraltro non è un iscritto e tantomeno un componente del Ppe, è solo un modo inappropriato per entrare a piedi uniti su questioni di partito che non lo riguardano».

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